In tempi di crisi vanno premiati coloro che scelgono di investire nelle energie rinnovabili, magari riqualificando la propria abitazione in modo da ridurre il suo impatto ambientale o addirittura costruendo impianti di produzione di energie pulite.A causa della mancanza di liquidità è però impensabile disporre di tutto il denaro necessario per attuare interventi simili. Per ovviare a questa difficoltà è possibile richiedere un prestito online, ovvero un fiananziamento proposto da banche e finanziarie tramite Internet.
Un prestito, come tutti i servizi, ha però il suo costo. E' importante che chi si trovi a doverne chiedere uno vagli attentamente le migliori offerte presenti sul mercato, in modo da richiedere il finanziamento migliore per le proprie esigenze. Con una scelta oculata è infatti possibile ottenere un risparmio concreto sulla quota di interessi.
Da quanto emerge dall'ultima bozza del decreto taglia-bollette, le novità per i chi sceglie di investire nel fotovoltaico non sono buone. Confermato infatti il temuto spalma incentivi: l'articolo "Interventi sulle tariffe incentivanti dell'elettricità prodotta da impianti fotovoltaici"prevede una spalmatura volontaria degli incentivi su un periodo di 24 anni (rispetto ai precedenti 20) per gli impianti sopra i 200 kW di potenza, con conseguente riduzione delle tariffe spettanti.
Salvo modifiche, la misura entrerà in vigore dal 1° gennaio 2015 e comprenderà la possibilità di accedere a finanziamenti bancari convenzionati per un importo pari alla differenza tra l'incentivo già spettante al 31 dicembre 2014 e l'incentivo ricalcolato. Il decreto darebbe però la possibilità al produttore, in alternativa all'allungamento a 24 anni, di optare per una riduzione volontaria della quota pari all'8% della quota residua dell'incentivo di spettanza alla data di entrata in vigore del presente provvedimento.