Segnali di tentennamento per il credito alle imprese che nel range temporale compreso tra il settembre del 2011 e il settembre del 2015 ha preso uno scivolone. I finanziamenti per imprese negli ultimi 4 anni si sono attestati in calo di 114 miliardi di euro. Andando a guardare soltanto all'ultimo anno, la riduzione si attesta a 21 miliardi.
A metterlo nero su bianco è un report della Cgia di Mestre - Associazione Artigiani Piccole Imprese Mestre - da cui è inoltre emerso che le piccole e medie imprese sono più affidabili delle grandi imprese nonostante le sofferenze bancarie siano in crescita e oltrepassino i 180 miliardi di euro. Per avere un'idea dei finanziamenti presenti sul mercato, è possibile confrontare le proposte di prestiti più vantaggiose.
Finanziamenti per imprese, il dato dell'ultimo anno
Nel dettaglio dei finanziamenti per imprese, nell' anno appena trascorso sia le microimprese ossia aziende familiari con meno di 5 dipendenti, sia il resto del comparto delle piccole e medie imprese che ingloba le società non finanziarie con oltre 5 dipendenti, hanno registrato un calo pari rispettivamente allo 0,7% e al 2,5 per cento.
DA LEGGERE: Finanziamenti per pmi, il Lazio spinge sull' efficienza energetica
Quanto alle istituzioni senza scopo di lucro, anche loro hanno assistito a un decremento di oltre 4 punti percentuali, precisamente del 4,4 percento. Uno spiraglio di luce arriva dalle famiglie consumatrici, dalle società finanziarie e dalle amministrazioni pubbliche che fanno controtendenza con il dato sui prestiti che si è attestato in crescita rispettivamente del 2,6%, del 5,6% e infine del 2 percento.
Finanziamenti per imprese, il trend degli ultimi 4 anni
Guardando all'intero arco temporale considerato e cioè compreso tra il settembre del 2011 e il settembre del 2015, i finanziamenti per imprese micro si sono ridotti di 8,6 punti percentuali; i prestiti alle società non finanziare sono calati di oltre 11 punti percentuali, precisamente dell'11,6%; i finanziamenti per imprese no profit hanno indietreggiato del 6,6 percento.
In compenso famiglie consumatrici, società finanziarie e amministrazioni pubbliche si confermano sempre in territorio positivo. I finanziamenti infatti hanno registrato crescite a quota, rispettivamente, 0,6%, 14,5% e 4,2 percento.