Lo strumento della Dote Unica in Lombardia apre attraverso la concessione di finanziamenti anche alla conciliazione tra i tempi da dedicare al lavoro e quelli alla famiglia. A metterlo in evidenza è stata Valentina Aprea, l'assessore all'Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Lombardia, in virtù del fatto che la misura prevede anche interventi a sostegno del welfare aziendale.
L'intervento consiste nella concessione di un contributo di 200 euro al mese per massimo otto mesi per quei dipendenti di imprese dove sono stati adottati nuovi modelli di organizzazione del lavoro. Ci sono attraverso la Dote Unica anche contributi una tantum a favore delle imprese, ad esempio un voucher da 1.000 euro una tantum per ogni assunzione riguardante madri che sono in una condizione di precarietà lavorativa, o che dal mercato del lavoro sono state escluse.
Istituita nell'ambito delle politiche regionali per il sostegno all'occupazione, la Dote Unica in Lombardia si rivolge con misure ad hoc non solo a quei lavoratori che sono disoccupati, ma anche agli occupati, ed a coloro che per la prima volta devono entrare sul mercato del lavoro. Ed ancora a favore di quelle persone che presentano un elevato rischio di esclusione sociale, e per quelle che non risultano essere immediatamente occupabili.
Complessivamente i fondi stanziati dalla Regione Lombardia per la Dote Unica ammontano a 48 milioni di euro con possibilità di risorse aggiuntive sulla base dei risultati che saranno raggiunti.