Segnali di ripresa sul fronte dei finanziamenti erogati a famiglie e imprese italiane nel corso del primo trimestre. L'ultimo rapporto Abi mette finalmente in luce l'aumento dei prestiti e dei mutui, e mostra una maggiore disponibilità delle banche. Le famiglie e le imprese italiane tornano quindi ad investire ma continuano a mostrare un atteggiamento prudente, privilegiando soluzioni a breve termine e dagli importi contenuti. La ricerca di formule convenienti continua ad essere la priorità di molti italiani che per risparmiare mettono i finanziamenti presenti sul mercato a confronto per individuare la soluzione più adatta alla proprie esigenze.
Oltre alle formule tradizionali, sembrano essere particolarmente apprezzate anche le soluzioni proposte dal web. Molti risparmiatori considerano questi prodotti più convenienti e soprattutto più facili da gestire. Per avere un esempio concreto basta informarsi sui prestiti online e le condizioni proposte e valutare direttamente se queste formule sono davvero in grado di soddisfare le esigenze personali.
Finanziamenti in crescita
Buone notizie sul fronte dei finanziamenti. Secondo l'ultimo rapporto Abi, relativo ai dati del primo trimestre, sarebbero finalmente tornate a crescere le erogazioni di denaro concesse alle famiglie e alle imprese italiane. Nel rapporto si parla di "segnali positivi" che lasciano intravedere finalmente una fase di ripresa per l'economia nazionale, sopravvissuta ad un lungo periodo di crisi. Lo studio è stato condotto sulla base dei dati trasmessi da oltre 78 banche italiane che mostrano una crescita dei finanziamenti pari al +8.1% rispetto ai dati dello scorso anno.
Un dato sicuramente rappresentativo, dal momento che le banche coinvolte dallo studio rappresentano circa l'80% dell'intero mercato. Secondo i dati mostrati dall'ABI, Associazione Banche Italiane, ci sarebbe stata una forte crescita soprattutto delle erogazioni di mutui per l'acquisto di immobili, con valori vicini al +50,4% rispetto a quelli dello scorso anno, quando il numero delle operazioni di credito al consumo si aggirava attorno a all'8%.
Continuano gli effetti della crisi
Nonostante i "segnali positivi", la ripresa proclamata dal rapporto Abi non riesce ad invertire del tutto il trend negativo maturato nel corso degli anni precedenti. Solo il mese scorso si registrava una contrazione del -0.8% rispetto ai dati del mese di aprile del 2014. "Questo di aprile 2015 per i prestiti bancari a famiglie e imprese è il miglior risultato da maggio 2012", ha comunque precisato l'Abi. "Dalla fine del 2007, prima dell'inizio della crisi, ad oggi i prestiti all'economia sono passati da 1.673 a 1.825,8 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.407 miliardi di euro".
A favorire la ripresa del mercato potrebbero incidere anche i tassi contenuti con valori ormai vicini ai minimi storici: per prestiti sono al 3,54% mentre per i mutui per la casa al 2,64%. A destare forti preoccupazioni sarebbero anche le "sofferenze lorde" che a marzo 2015 hanno toccato i 190 miliardi con una lieve crescita rispetto ai 187 miliardi registrati solo a febbraio 2015. Sebbene il rapporto Abi mostri una lieve ripresa dei finanziamenti a imprese e famiglie nel primo trimestre, il valore assoluto dei prestiti aperti continua ancora a registrare una variazione negativa, ovvero -0,8% annuo ad aprile.