Realizzare il proprio sogno o acquistare l'oggetto del desiderio? Certo che si può con i prestiti personali. Ma se dopo aver effettuato la richiesta ci si rende conto di non essere in grado di restituire il debito? Ecco che arriva dall'Unione Europea una Direttiva in soccorso di tutti quelli che cambiano idea. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 207 del 4 Settembre entra in vigore il dlg 141 in applicazione della Direttiva europea 2008/48/Ce; ovvero il decreto che dovrebbe tutelare i finanziamenti collegati all'acquisto di beni e servizi.
Il decreto ha lo scopo di tutelare i consumatori in materia di trasparenza e di favorire l'offerta finanziaria crossborder. Inoltre ha favorito la risoluzione di una complessa riforma degli intermediari finanziari legata sia ai mutui che ai prestiti personali. A partire da questo decreto la Banca d'Italia e gli intermediari avranno fino al nuovo anno per recepirlo e per creare delle norme ad hoc. L'ambito applicativo riguarda tutti i contratti stipulati per il credito al consumo e dunque i prestiti finalizzati, i prestiti personali, la cessione del quinto dello stipendio o della pensione per importi che vanno da 200 a 75 mila euro.
Una novità è rappresentata dal recesso per inadempimento del fornitore di beni e servizi acquistati con il prestito. Il cliente può recedere con diritto di rimborso delle rate già pagate. Sciolto il contratto principale, decade automaticamente anche il finanziamento.
Per evitare che i clienti si indebitino eccessivamente e oltre le proprie possibilità, scattano sistemi di valutazione uniformi e più precisi. Mentre annunci pubblicitari e informativa precontrattuale dovranno essere chiari e contenere: tasso d'interesse, spese, taeg, importo delle rate e del montante. Questo decreto, se applicato adeguatamente, dovrebbe aiutare i clienti a conoscere e scegliere in modo consapevole i prestiti personali.
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Ecco i nuovi prestiti personali con diritto di recesso
L’Italia si adegua alla direttiva europea in materia di prestiti personali