Diciamoci la verità: il periodo non è dei migliori per quanto riguarda i risparmiatori italiani e il loro rapporto con le banche; molti spettri fanno chiedere sempre di più ai cittadini "dove mettere al sicuro i risparmi?": il fallimento di Banca Etruria, Banca Marche, CariFe e CariChieti, ha messo in crisi molti finanziatori e risparmiatori, il bail in è dietro l'angolo, e la possibilità che altri decreti "Salva banche" possano gravare sui correntisti, spaventa sempre di più.
Dove mettere al sicuro i risparmi? A questa domanda prova a rispondere Milano Finanza, che ha analizzato l'indice di solidità patrimoniale per eccellenza, quello che in linguaggio specifico è conosciuto come "Cet 1 ratio", acronimo di Common equity tier 1.
Common equity tier 1: cos'è?
Tra i metodi applicati per valutare la solidità patrimoniale delle banche, il Cet 1 ratio è attualmente il parametro più utilizzato: è, sostanzialmente, il rapporto tra il capitale ordinario versato (Cet 1) e le attività ponderate per il rischio. Ricordiamo che, secondo la Bce, il Cet 1 ratio deve essere superiore al 9.50%, quindi uno dei parametri per valutare le offerte di finanziamento di una banca, o la possibilità di aprire un conto corrente senza vedersi "sottratti" i risparmi, consiste anche nel valutare questo dato.
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Dove mettere al sicuro i risparmi? La classifica
In
questa classifica, stilata da Milano Finanza, ai primi posti ci sono
gli Istituti di Credito specializzati nel private banking,
come Banca Profilo e Banca
Finnat, che corrono meno rischi poiché gestiscono i portafogli e non
la sezione di prestiti a famiglie e imprese.
Seguono Fineco,
Banco di Sardegna e Mediolanum, che
rappresentano le eccellenze degli istituti di credito che non si
occupano principalmente di private banking.
In posizioni più basse, ma con un margine nettamente superiore alla richiesta della Bce si trovano Banca Intesa e Ubi Banca: Intesa vanta un 13.40%, mentre Ubi un margine di 13% in salita.
Tra le notizie negative sottolineiamo che la Popolare di Vicenza è l'unica banca che va sotto i dettami della Bce, anche se, pare sia programmato un aumento di capitale in vista della quotazione azionaria in Borsa.
Tra i
soggetti da tenere d'occhio ci sono Veneto Banca, che
al 30 giugno segnava un Cet 1 ratio di 8.37%, ma soprattutto la
Popolare di Cividale e la Cassa di Risparmio di Cesena, che destano
l'interesse degli ispettori della Bce.
Non molto rosea nemmeno la
situazione di Bankitalia, che
nel 2015 ha segnalato risultati peggiori rispetto al
2014.
Il consiglio per i
consumatori è informarsi bene sulle offerte delle banche tenendo
anche conto di questo indice ratio che è sintomatico della
credibilità e dell'affidabilità dell'Istituto di Credito, detto
questo bisogna informarsi su come investire i propri
risparmi, così da non
incorrere in rischi che non si è in grado di affrontare.