I prestiti alle imprese stentano a decollare; a ottobre, secondo quanto rilevato da Abi, è stata registrata una nuova flessione della domanda che riguarda anche i finanziamenti alle famiglie. La possibilità di porre i prestiti migliori a confronto ha agevolato i richiedenti nella ricerca dei tassi più vantaggiosi, aiutando il settore a tenere botta alla crisi. Le risorse, però, restano esigue, mentre le aziende italiane annaspano inesorabilmente.
Cresce anche il settore del credito attraverso il web, sospinto da spese di gestione inferiori e conseguenti tariffe economicamente più convenenti. In tantissimi hanno esplorato la rete per capire in cosa consistano e come richiedere prestiti online, trovando spesso condizioni ottimali e prontezza nell'erogazione. Il tutto però, deve essere accompagnato da una risposta del Governo, che dia ampio respiro all'azione e continuità a un progetto di crescita.
La riposta è arrivata già da parecchio, in realtà, ma solo ora iniziamo a vederne gli effetti. Si tratta del Decreto Passera, conosciuto anche come provvedimento crescita 2.0, finalizzato, tra le altre cose, alla creazione di incentivi e finanziamenti per start up innovative in grado di generare servizi e beni ad alto valore tecnologico.
I primi finanziamenti sono stati sbloccati a un anno dall'approvazione del Decreto Passera, giunta già a fine 2012, ma nel 2014 le start up hanno messo il turbo e ora i risultati sono visibili: 197 start up e 2 incubatori aziendali hanno ricevuto prestiti agevolati, per un totale di oltre 100 milioni di euro dispiegati per l'iniziativa a favore delle nuove tecnologie Made in Italy. Il Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese ha lavorato a pieno regime, garantendo agli istituti le necessarie coperture e lanciando il successo del progetto. Ora non resta che sperare che si possa avviare un circolo virtuoso e che questo non sia che l'inizio dela rinascita del sistema aziendale italiano, in chiave Hi-tech.