Cassa depositi e Prestiti s.p.a. con il comunicato stampa dell'8 maggio 2013, informa di aver ricevuto 1540 domande dalle amministrazioni comunali, provinciali ed enti locali vari, nell'ambito della procedura, prevista dal decreto 8 Aprile 2013 n. 35, per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione.
I comuni e le P.A. avevano tempo fino al 30 Aprile per presentare istanza telematica alla Ragioneria generale dello stato, ed ottenere la liquidità necessaria a coprire le fatture e i debiti contratti con imprese private alla data del 31 dicembre 2012. In termini monetari le richieste ammontano a 6 miliardi di euro, di cui 5,8 miliardi sono le richieste dei 1500 comuni italiani privi di disponibilità economica presso la Tesoreria di stato.
Il decreto legge ha istituito un fondo denominato "Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili" affidando a Cassa depositi e Prestiti il ruolo di finanziatore. Gli enti della pubblica amministrazione cui verranno erogati i prestiti, dovranno restituire la somma con un mutuo della durata massima di 30 anni, in rate annuali costanti composta di una quota capitale e una quota interessi.
La parte di Fondo destinata agli enti locali privi di disponibilità economica, dispone soltanto di 4 miliardi di euro da ripartire nel biennio 2013-2014. Cassa depositi e prestiti, che opera su mandato del Ministero dell'economia, si vedrà costretta ad effettuare una scelta di ripartizione dei soldi tra gli Enti locali richiedenti. Si legge nel comunicato che le anticipazioni di liquidità saranno concesse il 15 maggio, come previsto dal Decreto, mentre per quanto riguarda le erogazioni si rimanda il tutto al perfezionamento dei relativi contratti.