Il miglioramento dello scenario
macroeconomico e le previsioni di crescita stabile per tutti gli stati della
moneta unica, in particolare per Italia e Germania, hanno portato e
probabilmente continueranno a portare per tutto il 2015, una crescita della domanda dei prestiti da
parte delle famiglie italiane a esclusione, per ora, delle richieste di prestiti personali.
Nel mese di agosto la domanda dei prestiti è cresciuta del 6,3% rispetto allo
stesso mese dell'annata 2014.
Secondo i dati offerti dai barometri CRIF delle domande di crediti alle
famiglie, i consumatori sembrano
riavvicinarsi al mercato del credito, invitati dalla disponibilità maggiore
di liquidità, dalla politica sui tassi di interesse, e dagli spiragli di
ripresa economica che sembrano permettere di sognare, anche se solo
lontanamente, tempi più proficui.
Le banche favoriscono la crescita della domanda dei prestiti
Secondo le statistiche, anche le stesse banche sembrano più propense a
concedere prestiti (anche prestiti online) e mutui per incentivare l'acquisto di
beni, specialmente la casa, e servizi.
L'incremento del 19,5% nella richiesta di beni e servizi è uno dei tasselli
principali della corsa alla ripresa dei consumi, che già da luglio, rispetto al
2014, ha dato segnali di speranza: secondo Confcommercio a luglio sono
cresciuti del 2,1%, rappresentando la variazione più sostanziale dell'ultimo
quinquennio.
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Chi garantisce la crescita della domanda dei prestiti?
A
richiedere i prestiti sono
soprattutto le persone con età compresa tra i 35 e 44 anni e tra i 45 e 54 anni
(rispettivamente con il 24,6% e il 25,8% del totale), che rappresentano la
forte maggioranza di coloro che garantiscono la crescita della domanda dei
prestiti.
Si è regitrato un calo tra i richiedenti più giovani, tanto gli under 24,
quanto i giovani tra i 25 e i 34 anni, a causa della disoccupazione giovanile,
che registra i livelli più elevati d'Europa.
Analizzando la media del mese di agosto, in cui l'importo medio della domanda dei prestiti è stato di 7.368 euro, si può essere ottimisti, cavalcando questa cifra come augurio di una vicina fine della recessione.
Quali sono le prospettive per l'Italia in seguito alla crescita della domanda dei prestiti?
Secondo i dati Istat l'Italia è ancora lontana dalla domanda di prestiti pre-crisi, ma la situazione attuale, come già sottolineato più volte, fa ben sperare per il futuro: analizzando gli ultimi 7 anni la contrazione della domanda di prestiti è di circa 45,1 miliardi di euro, sanabile in diversi anni, ma la ripresa negli investimenti, specialmente in quellli finalizzati all'acquisto delle prima casa, può iniziare a rassicurare i consumatori.