La crisi economica influisce sul calo del credito alle famiglie: la prudenza caratterizza sia l'offerta che la domanda di prestiti e mutui, e anche gli importi medi ne risentono, con un calo consistente. A fotografare la situazione è CRIF Decision Solutions, che ha analizzato la dinamica del credito al dettaglio nel 2012.
Nel complesso, i mutui hanno evidenziato tassi di interesse sulle nuove erogazioni ancora elevati, che hanno scoraggiato eventuali richieste. Legati ad un mercato immobiliare in forte crisi, dove le compravendite hanno registrato cali significativi con una dinamica dei prezzi sicuramente più rigida ma in lieve riduzione, i mutui immobiliari erogati hanno infatti registrato un ulteriore contrazione del -3,6% dell'importo medio, che nel 2012 è stato pari a 146.316 euro.
Non meno importante è il ridimensionamento dei prestiti finalizzati: per questa forma tecnica l'importo medio si è contratto del -4,1% rispetto al 2011, assestandosi a 4.090 euro. Decisamente più consistente è la contrazione rispetto al 2009 (-22,3%) e, soprattutto, al 2008 (-29,1%), quando la crisi ancora non aveva fatto sentire tutti i suoi drammatici effetti sulle famiglie.Un calo significativo soprattutto perché - sottolinea il Crif - riflette le dinamiche dei consumi durevoli e in particolare dell'auto, dove le immatricolazioni hanno registrato una contrazione del -20% circa rispetto al 2011. In calo anche i consumi dedicati ai mobili, arredo ed elettrodomestici, tipicamente sostenuti dall'accensione di un finanziamento.
Queste evidenze di riduzione dei consumi e della spesa da destinare agli acquisti si possono intravedere anche nel trend dei prestiti personali, che risente anch'essa delle condizioni sfavorevoli per le famiglie: nel 2012 l'importo medio è calato di un ulteriore -6,7% rispetto all'anno precedente e si è assestato a 12.666 euro, frutto di una contrazione sia degli importi complessivamente finanziati che del numero di contratti sottoscritti.