"Più credito, meno fisco e più semplificazioni", questi secondo Confesercenti sono i valori su cui deve puntare il Paese per guardare alla crescita. Davanti ai continui dati negativi diffusi dall'Istat, che continua a certificare un peggioramento della situazione economica, Confesercenti, una delle più importanti associazioni delle imprese in Italia, mostra preoccupazione per la recessione in cui di trova il Paese e chiede un intervento soprattutto sul fronte dei prestiti.
Il calo del Pil dello 0,8% rispetto al trimestre precedente nei primi tre mesi del 2012 (-1,3% rispetto al 1^ trimestre 2011), conferma la tendenza negativa anche dei trimestri precedenti, mettendo in evidenza il veloce deterioramento della situazione delle imprese nazionali.
I fattori recessivi più rilevanti sono stati in particolare la maggior pressione fiscale e la crescente difficoltà a ottenere finanziamenti. Per questo, Confesercenti ritiene necessario intervenire con delle misure che sappiano portare a un superamento del credit crunch che ha pesato notevolmente sul mondo delle imprese in questi ultimi anni.
I dati dell'Istat mostrano un'Italia in piena recessione già da tutta la seconda metà del 2011, con un calo continuo del Pil che nel terzo trimestre ha fatto registrare un -0,2%, nel quarto un -0,7%. Il peggioramento ulteriore segnalato nel primo trimestre 2012 evidenzia, quindi, una situazione piuttosto allarmante. Solo un forte e deciso rilancio delle attività potrà risollevare la situazione e per fare questo è necessario, anzitutto, far circolare liquidità, permettendo alle imprese di accedere a finanziamenti che possono far ripartire l'attività e gli investimenti.