Con la cessione del quinto non è possibile richiedere il TFR in busta paga. Lo dice l'articolo 2120 del Codice Civile, chiamato anche "Legge sul TFR". In effetti, nella formula della cessione del quinto dello stipendio è previsto che il TFR maturato dal lavoratore venga utilizzato per coprire il debito residuo in caso di licenziamento per giusta causa o fallimento dell'azienda. Per questo motivo non è possibile richiederne l'anticipo se si ha già in corso un finanziamento con addebito delle rate tramite trattenuta in busta paga.
Cessione del quinto
Prima di analizzare nel dettaglio la questione della richiesta del TFR in busta paga per chi ha già in corso una cessione del quinto, facciamo un brevissimo riepilogo su questa tipologia di prestito. Si tratta di una particolare formula di finanziamento che prevede il rimborso della rata mensile tramite trattenuta in busta paga. Per poterla sottoscrivere è necessario stipulare anche una polizza assicurativa, che interviene in caso di malattia o decesso del debitore, ma anche di perdita del lavoro e di fallimento dell'azienda. In questi casi, il debito residuo viene estinto sì grazie all'intervento della compagnia (occhio alla clausola di rivalsa, però!), ma anche attingendo al TFR maturato fino a quel momento dal dipendente.
DA LEGGERE: Quintocè, la cessione del quinto di Fiditalia
TFR in busta paga
La Legge sul TFR stabilisce che il lavoratore dipendente possa richiedere l'anticipo del TFR in busta paga solo per far fronte a spese urgenti e documentabili (acquisto casa, spese mediche, ecc), ma solo alle seguenti condizioni:
· il dipendente deve avere minimo 8 anni di anzianità lavorativa;
· l'anticipo non può superare il 70% del TFR maturato alla data della richiesta;
· l'anticipo può essere richiesto una sola volta per rapporto di lavoro.
Cessione del quinto e TFR in busta paga
Come abbiamo detto, il lavoratore che sta ancora pagando le rate di un prestito con cessione del quinto non può richiedere l'anticipo del TFR in busta paga. Chi invece ha già richiesto l'anticipo, vedrà ridotto notevolmente l'importo massimo erogabile che potrà ottenere chiedendo successivamente un prestito con cessione del quinto. Questo perché, per tale formula di finanziamento, il TFR rappresenta la principale garanzia che incentiva le banche alla concessione del credito.
Il consiglio quindi, è di considerare cessione del quinto dello stipendio e anticipo del 70% del TFR come due alternative diverse. Nel caso in cui si necessitasse di liquidità urgente, quindi, occorre scegliere tra le due opzioni quella che si ritiene più adatta alla propria situazione.