A molti di noi sarà capitato di dover acquistare un'automobile e di ricevere al termine delle fasi di scelta, nei locali del concessionario automobilistico, una serie di proposte relative alle modalità di pagamento. Il prestito che viene generalmente concesso per questo tipo di operazione finalizzato all'acquisto dell'auto nuova o usata rientra nella categoria specifica dei crediti finalizzati all'acquisto di beni di consumo.
Prima dell'apposizione della firma finale, il cliente si vede indicare dall'esercente una serie di proposte di finanziamento, frutto di accordi a monte fra quest'ultimo e gli enti finanziatori. Ma è anche possibile che il contatto di finanziamento venga concluso direttamente presso la banca e la finanziaria prescelta dallo stesso acquirente per modalità o scelte da lui preferite.
Se il contratto del prestito auto viene sottoscritto direttamente presso il rivenditore convenzionato sarà lui stesso a istruire la pratica, raccogliere i documenti necessari e trasmetterla alla società finanziaria perché verifichi la sostenibilità del credito. La capacità reddituale e la residenza italiana sono i requisiti per accedere ai finanziamenti auto ottenibili anche online via computer. Ed ecco che allora si rende necessaria una certa precauzione per aumentare la protezione dei dati. E' buona regola imparare a comportarsi in modo sicuro e applicare alcune buone abitudini che, in generale, possono aiutare a utilizzare i servizi internet in tutta tranquillità.
Chi può concedere un finanziamento auto?
L'offerta di finanziamenti auto si caratterizza per la presenza di due tipologie di soggetti: da una parte banche e società finanziarie come per qualsiasi altro tipo di prestiti, dall'altro le società captive, vale a dire le finanziarie legate alle case automobilistiche, che finanziano l'acquisto di auto proprie. Dal momento dell'acquisto, il concessionario esce di scena e il rapporto resta a due: finanziatore e acquirente. Così, in caso di ritardo nel pagamento di una rata, il cliente dovrà rivolgersi al creditore per motivarlo.
L'appendice di vincolo
Un'altra forma di tutela può riguardare le polizze assicurative: anche in questo caso si consiglia di verificare con attenzione le condizioni, in quanto alcune finanziarie chiedono ai clienti di firmare la cosiddetta "appendice di vincolo", un documento che in caso di furto o distruzione dell'auto obbliga la compagnia assicurativa a rimborsare prima la finanziaria per il debito residuo e, successivamente, l'assicurato.