Quando decidi di richiedere un prestito sono tanti gli elementi che dovrai valutare prima di sottoscrivere il contratto. Oltre ai costi e alle condizioni previste dall'istituto di credito scelto, dovrai anche valutare se l'importo della rata di rimborso è sostenibile e conciliabile con il resto delle spese. Se però con il passare del tempo, e in seguito all'aumento delle tue uscite, dovessi accorgerti di non riuscire a pagare le rate, potrai sempre rivolgerti al tuo istituto di credito e rinegoziare le condizioni del finanziamento. In questo articolo ti spiegheremo passo dopo passo cosa dovrai fare per abbassare la rata del prestito, tutelandoti così da eventuali problemi e complicazioni.
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Quando decidi di richiedere un prestito, prima di ottenere la somma desiderata devi sempre attendere che la banca faccia i dovuti controlli e quindi che verifichi il grado di affidabilità della posizione finanziaria. Infatti prima di erogare qualunque cifra, la banca verifica sempre la situazione finanziaria del richiedente applicando i criteri di valutazione dei prestiti personali, che considerano ad esempio l'età del richiedente, il rapporto rata/reddito o la tipologia di impiego.
Cosa fare se non si riesci a pagare le rate del prestito?
Se quindi dovessi accorgerti di non riuscire a conciliare il rimborso del prestito con tutte le altre spese ricorrenti, potrai di rivolgerti subito alla banca e chiedere di abbassare l'importo della rata o di rivedere la condizioni del contratto di finanziamento. Il nostro consiglio in situazioni del genere è quello di intervenire subito, prima della scadenza della prossima rata in modo da evitare altri costi e ulteriori tassi come avviene in questi casi.
Chiedendo alla banca di abbassare l'importo della rata andrai di conseguenza ad allungare la durata del prestito. Nella maggior parte dei casi le banche e le società finanziarie accordano sempre questo tipo di richieste proprio per tutelarsi dal rischio di non essere rimborsate. Chiedendo alla banca di modificare l'importo della rata andrai di fatto a chiedere un nuovo prestito con delle condizioni più sostenibili per te, che andrà ad estinguere quello precedente. In questo modo potrai pagare delle rate più convenienti e sarai certo di poter portare rispettare il tuo impegno.
Casa fare se si è intestatari di più finanziamenti?
Nel caso in cui tu sia l'intestatario di più finanziamenti potrai invece ricorrere al consolidamento debiti che ti consentirà di pagare con una sola rata i vari finanziamenti in corso, anche se erogati da finanziarie diverse. Trattandosi di un finanziamento nuovo a tutti gli effetti, potrai quindi scegliere delle condizioni più vantaggiose, ad esempio dei tassi di interesse più bassi o delle rate dagli importi più contenuti e quindi una durata maggiore del finanziamento. Inoltre potrai anche avere la possibilità di richiedere un nuovo finanziamento nel caso in cui ti occorra altra liquidità.
Come sospendere il pagamento delle rate di un prestito?
Quando si attraversa un periodo di difficoltà economica e non si riesce a sostenere il pagamento delle rate è possibile chiedere la sospensione dei pagamenti all’istituto di credito che ha erogato il finanziamento. Si tratta di una soluzione valida solo per i contratti con durata superiore ai 24 mesi, inclusi i mutui per l’acquisto della prima abitazione.
Grazie ad un accordo siglato dall’Abi e da alcune associazioni per la difesa dei diritti dei consumatori, chiamato “Sospensione della quota capitale dei crediti alle famiglie”, è stata riconosciuta ai risparmiatori la possibilità di sospendere i pagamenti dei finanziamenti per un periodo massimo di 12 mesi. Per accedere a questa possibilità è necessario che non ci siano state irregolarità nei pagamenti effettuati nei mesi precedenti.
Nello specifico: non dovranno risultare ritardi nei rimborsi precedenti, è necessario che ci sia una polizza assicurativa a copertura del contratto, l’intestatario non sia beneficiario di altre forme di agevolazioni pubbliche e non abbia fatto richiesta di sospensione già in passato. Inoltre, non è possibile richiedere la sospensione delle rate dei prestiti con cessione del quinto.
Le motivazioni alla base della richiesta includono casi particolarmente complessi, come: la perdita del lavoro, il decesso dell’intestatario del contratto, la condizione di handicap grave o di non autosufficienza, la sospensione o la riduzione dell’orario lavorativo per un periodo superiore al mese, anche a seguito di provvedimenti a sostegno del reddito, quali ad esempio la cassa integrazione.