Le banche non aprono i cordoni delle borse, e agli italiani non resta che rivolgersi alla famiglia. Il dato arriva da un'indagine Coldiretti-Ixe e fa riferimento ai dati Crif sul calo delle richieste dei prestiti alle banche da parte delle famiglie. Ben il 37 % degli italiani ha preferito chiedere aiuto alla propria famiglia di origine mentre il 14 % si è rivolta ai parenti e l'8% agli amici. La notizia più triste è il ricorso, da parte del 4%, all'aiuto dei figli. Oramai in netta minoranza sono quegli italiani che si rivolgono a finanziarie o istituti di credito: solo il 14%.
Crollano le richieste di prestito. Si risparmia su tutto: anche sulla spesa per i figli
All'origine della fuga dalle banche ci sono difficoltà oggettive ad accendere un prestito. Gli ostacoli opposti a fronte di una richiesta di finanziamento sono, per molti, difficili da superare; spesso chi è in difficoltà non è in grado di fornire le necessarie garanzie e i costi troppo elevati fungono da ulteriore deterrente. Si cerca di non indebitarsi: il 42% degli italiani ha rinunciato ad opere di ristrutturazione edilizia, il 40% non acquisterà l'auto nuova, il 37% risparmia sull'arredo. In calo l'attività sportiva (-29%) e gli interessi culturali (-35%): il 14 % degli italiani ha ridotto la spesa alimentare, il 6% riduce la spesa per i figli.
La famiglia regge, almeno per ora
Aumenta la paura del futuro, con ben 7 italiani su dieci (70%) che temono di perdere il proprio lavoro, il 53% teme di non poter garantire alla propria famiglia uno stile di vita decoroso. In questo scenario la struttura della famiglia italiana regge ancora, e regge bene: il sostegno economico, ma anche sociale, che la famiglia garantisce, permettono, agli italiani di tirare avanti. Ma c'è da chiedersi fino a che punto le famiglie italiane potranno assumere su di sé il peso della crisi.