Abbiamo spesso parlato di consumatori che, per realizzare un sogno o mettere in cantiere un progetto, hanno scelto di chiedere un finanziamento: si tratta infatti oggi di una via sempre più scelta dagli italiani, che cercano di trovare prestiti convenienti anche attraverso portali di confronto online.
Consultare questi preziosi strumenti in rete consente quindi di scegliere in maniera veloce e senza molti rischi tra i prodotti Findomestic, o ancora tra quelli di altre finanziarie, la proposta più adatta alle esigenze di ognuno: la possibilità di guardare i tassi d'interesse e gli eventuali costi nascosti può andare in soccorso al potenziale debitore, che potrà decidere con meno peso sulla coscienza.
Data la frequenza di tali scelte, ecco allora che si può pensare di sottoscrivere un prestito di consolidamento debiti, che potrebbe aiutare il debitore italiano, unendo i vari debiti contratti in una unica rata mensile con tassi d'interesse più convenienti. La regola da seguire in questi casi è quella di cercare di abbassare la rata del finanziamento, riducendo l'entità delle rate.
In linea con questa tendenza, e continuando a rafforzarne il peso, ecco il Rapporto Italia 2014 stilato dall'Eurispes, che offre una panoramica molto pessimista delle condizioni economiche in cui versano i nostri connazionali.
Tra il 13 dicembre scorso e il 4 gennaio 2014, periodo della rilevazione, il 70,5% dei nostri connazionali intervistati ha parlato di un peggioramento delle proprie condizioni economiche, un sentiment equamente distribuito tra chi lo ritiene di lieve e o di grave entità (rispettivamente 35,7% e 34,8%).
Pochi invece (2,8%) ritengono di aver assistito ad un miglioramento (contro il 4,8% del 2013), mentre cresce la quota di coloro che pensano di non aver assistito ad alcun cambiamento (24,2% rispetto al 19,9% registrato lo scorso anno).
Si tratta di un andamento molto negativo che prosegue ininterrottamente dal 2007, portando il nostro Paese in un clima di insoddisfazione e pessimismo per l'88,1% degli intervistati, per un aumento pari a circa al +8% di coloro che pensano che la situazione del Paese stia degenerando.
A completare il panorama generale, un 30,8% di intervistati che dichiarano di non riuscire a far fronte alle spese mensili con il proprio stipendio (quota che cresce al Sud, con il 41,9%). A questo punto, si corre ai ripari con i risparmi accumulati: il 51,8% lo fa (64% al Sud, 58,9% nelle Isole), ma il 74,7% di loro non riesce e teme di non poter risparmiare in futuro (sempre nel Sud il 29,3% lo ritiene impossibile). Il 29,1%, poi, è preoccupato di non riuscire a pagare le rate mensili del mutuo, il 26,8% l'affitto.
Ecco allora che si inserisce la problematica di cui parlavamo all'inizio: un italiano su quattro ha chiesto un prestito negli ultimi tre anni e il 31,1% di chi chiede un finanziamento personale, lo fa per saldare altri debiti (nel 28,4% dei casi c'entra il mutuo). Il 16% dei prestiti va a saldare finanziamenti chieste alle banche o per pagare eventi felici come battesimi, matrimoni eccetera. Forte poi la tendenza a rateizzare acquisti per beni durevoli - elettrodomestici e auto in primis (37% e 36,4%) - e anche le spese per curarsi (22,4%).
Oltre il 31% è la quota dei prestiti di lieve entità, dai 1.000 ai 10mila euro, a scendere verso quelli fino a 30mila euro (20,9%) e a quelli dai 50mila ai 100mila euro (11,2%).