La cessione del quinto rappresenta una valida alternativa finanziaria per chi fosse interessato alla richiesta di un prestito.
Come funziona?
È una formula di finanziamento che prevede la restituzione del debito per mezzo di una trattenuta sulla busta paga, anziché attraverso il versamento delle rate.
Perché è chiamata cessione del quinto?
Il finanziamento è definito in questi termini perché la cifra massima che può essere richiesta dagli istituti di credito è pari alla quinta parte dello stipendio in busta paga e la rata può raggiungere quindi un tetto massimo pari al 20 per cento dello stipendio (al netto delle ritenute). Questa percentuale funge da garanzia per il finanziatore, in quanto la restituzione del debito risulta sicura.
Chi può richiederla?
A poterne usufruire sono principalmente i dipendenti di aziende private o pubbliche che godono di un contratto a tempo indeterminato. È possibile però richiederla anche per chi abbia un contratto a tempo determinato, purché la durata del finanziamento non sia superiore a quella del contratto di lavoro. Possono richiederla anche lavoratori in pensione, con l'unica clausola che l'ultima rata dev'essere erogata entro l'ottantacinquesimo anno di età. Inoltre, grazie al minimo margine di rischio di mancata restituzione del debito che tale formula prevede, la cessione del quinto può esser concessa anche a chi risulta protestato o cattivo pagatore al Crif.
Quanto dura il prestito?
I finanziamenti ottenuti in questa formula, possono durare per un periodo compreso tra i due e i dieci anni. Nel caso dei pensionati però bisogna rispettare la clausola dell'estinzione del debito entro il compimento degli ottantacinque anni.