Bonus donne 2015: arriva dal governo la soluzione per le donne in dolce attesa e, per quelle, purtroppo, senza lavoro da almeno 6 mesi. Stanche di comparare i differenti prestiti personali? Dopo tanto parlare di riforma pensioni, diritto alla pensione anticipata e di altri provvedimenti a tutela dei cittadini svantaggiati, ecco il provvedimento per le donne. Bonus donne 2015 è una somma che è possibile richiedere all'Inps se si è incinte o senza impiego, dunque disoccupate da almeno sei mesi.
Perché Bonus donne 2015?
Partiamo dal dato socio-economico che, pur essendo da poco usciti dalla recessione, è constatabile un aumento dei prestiti online e dei prestiti tradizionali; l'attenzione al Bonus donne 2015 è stata evidenziata dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Poletti, che ha sottolineato il diritto delle donne disoccupate o incinte a ottenere incentivi che siano di supporto a condizioni di grande disagio, come quella di ragazze-madri isolate economicamente dalla famiglia di provenienza.
DA LEGGERE Crescita della domanda dei prestiti: italiani più fiduciosi
In cosa consiste Bonus donne 2015?
Innanzitutto bisogna differenziare: c'è il bonus per le donne incinte e c'è il bonus per le donne disoccupate, sono due cose diverse.
-
il bonus diretto alle donne disoccupate assicura un sostegno economico per le aziende (riduzione del 50% sui contributi da versare) che assumono donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione Europea. Questo incentivo vale per un anno se la donna è assunta a tempo determinato e 18 mesi se invece la lavoratrice è assunta a tempo indeterminato. Questa opzione vale anche se il contratto viene modificato in tal senso durante l'iter lavorativo in corso.
-
il bonus diretto alle donne incinte concede 80 euro al mese a tutti i nuclei familiari che non superano i 24mila euro annui. Bisogna analizzare il reddito della famiglia (ISEE) ed essere cittadini italiani o di uno stato UE per richiederlo. È diretto in particolar modo ai genitori di bambini nati o adottati tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 e corrisponde a 960 euro annui e vale fino a tre anni dalla nascita del bambino.
Da ricordare: se il nucleo familiare non supera i 7mila euro annui, si può chiedere il raddoppio della somma.
Come fare domanda all'INPS per ottenere Bonus donne 2015
Per richiedere Bonus donne 2015 si può procedere per via telematica
oppure tramite gli uffici predisposti, come, ad esempio, il
CAF.
Bisogna munirsi dell'apposito PIN dell'INPS e compilare la
domanda di richiesta con tutti i dati necessari:
-
legge di riferimento al bonus donne
-
dati personali e di reddito
-
coordinate bancarie che permettono all'Inps di procedere alla pratica di bonus.
Le aree "svantaggiate" in cui è possibile richiedere Bonus donne 2015 sono quelle individuate dal D.M. 27 marzo 2008 ossia i comuni specificati nel Decreto e ubicati all'interno delle seguenti regioni: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata. Zone specifiche di Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto, Abruzzo, Molise, Lazio, Liguria, Lombardia.