Se non ci pensa lo Stato, ci penserà l'Europa. La BEI, o European Investment Bank, ha approvato ieri sera l'erogazione di 2,6 miliardi di euro, prestiti da destinare alla piccola e media impresa dei Paesi comunitari. Soldi freschi che dovranno rilanciare gli investimenti in un Continente in cui la ripresa economica comincia a vedersi ma che ancora non è del tutto ripartita.
Mentre in Italia lo Stato continua ad aiutare le banche ed ha un occhio di riguardo solo per le grandi aziende, le PMI, la vera spina dorsale del Paese, continuano a stare con l'acqua alla gola. Per loro i soldi non ci sono, ma per fortuna ci viene in soccorso la Bei, la banca d'investimenti europea, con una grossa mano.
I destinatari finali di questa iniezione di denaro liquido sono le aziende con non più di tremila dipendenti (le cosiddette mid-cap), e si tratta di un aiuto importante visto che ad esempio soltanto l'anno scorso in tutti i 12 mesi furono erogate cifre più basse. Mentre nel 2012 infatti l'aiuto arrivato dalla Bei ammontava a soli 7,3 miliardi di euro, quest'anno, con quest'ultima infornata, siamo già a 12 miliardi, e l'obiettivo è arrivare a 17.
I soldi transiteranno dalle banche, in Italia quelle cooperative, che riceveranno 350 milioni di euro. Per la maggior parte però finiranno in Francia dove la crisi comincia a mordere quasi quanto in Italia, e per evitare il collasso di un sistema economico così importante la cifra destinata alle banche francesi è di ben 750 milioni. Altri 250 verranno erogati in Spagna mentre il resto andrà agli altri Paesi. Ma questo non sarà l'ultimo aiuto dell'anno visto che la Bei ha annunciato che sta approvando una serie di iniziative per risolvere la questione della disoccupazione giovanile per un totale di 6 miliardi.