Nel primo trimestre del 2012 la domanda netta di prestiti da parte di famiglie e imprese nell'Eurozona ha fatto registrare un netto calo. Questo è quanto è emerso dal rapporto periodico Bank lending survey (BLS) pubblicato dalla Bce sulle condizioni di credito al consumo nei Paesi della zona Euro.
Per i risultati dell'analisi, è stato preso un campione di 131 banche europee. Nei primi tre mesi dell'anno la domanda di prestiti personali da parte delle famiglie ha visto una forte contrazione, con un -16% per i prestiti al consumo e un -43% per i mutui. Anche la domanda di finanziamenti da parte di imprese non finanziarie è calata notevolamente, facendo registare un -30% dal -5% dell''ultimo trimestre 2011. La tendenza è stata alimentata sopratutto dal "forte calo del fabbisogno di finanziamento per investimenti fissi".
Anche se in questo trimestre le banche dell'Eurozona si aspettano un ulteriore declino nella stretta creditizia per le imprese (al 2%) e le famiglie (al 6%), gli istituti prevedono una domanda netta molto meno negativa da parte delle famiglie e una ripresa per quella dalle imprese.
I risultati dell' indagine, sottolinea la Bce, "confermano l'impatto considerevolmente positivo delle due aste di rifinanziamento a tre anni sui termini di finanziamento delle banche", che si riflette in un generale allentamento delle tensioni per le banche rispetto al trimestre precedente.