Nel dettaglio dell'analisi periodica curata da Banca d'Italia, per quanto riguarda l'economia del Molise, nella prima parte del 2015 l'erogazione di prestiti ha attenuato la diminuzione: a giugno, dopo il primo semestre del 2015, il calo segnalato era dell'1%, dato che è di gran lunga peggiore rispetto a quello medio nazionale, che a giugno si è attestato a -0,3%.
Prima di analizzare il dettaglio di prestiti personali o finalizzati alle famiglie, e dei finanziamenti alle imprese, precisiamo che proprio questi ultimi hanno influenzato la dinamica complessiva, grazie alla riduzione del calo; anche la domanda di credito delle famiglie ha si è stabilizzata, riducendo la contrazione che da un po' bersagliava questa sezione dell'accesso al credito.
Banca d'Italia e imprese molisane: i prestiti
Secondo l'analisi di Bankitalia che ha preso in considerazione i prestiti bancari e quelli concessi dalle società finanziarie a giugno il credito alle imprese molisane si è ridotto dello 0,8%: questo dato è comunque più contenuto rispetto a quello registrato a dicembre scorso che era tristemente di -3,7%.
Nel
dettaglio dei settori economici possiamo
affermare che la flessione ha riguardato tutti i tipi di industria,
con dati importanti per imprese di costruzioni (-2,3%) e
terziario (-1,6%).
Nel complesso, secondo i dati della Banca
d'Italia ottenuti tramite rilevazioni preso le principali
banche operanti in Molise, si può affermare che la domanda di
prestiti nel primo semestre sia
lievemente in aumento, con una concentrazione maggiore nel settore
manifatturiero.
Secondo le previsioni, ormai in scadenza, il
miglioramento della domanda dovrebbe essersi rafforzata nel
secondo semestre 2015, anche
grazie al miglioramento delle politiche di offerta.
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Banca d'Italia e credito alle famiglie molisane
Secondo i dati di giugno, i prestiti
alle famiglie si sono ridotti rispetto alla fine dell'anno scorso,
anche se in maniera più contenuta, con
valori di -0,6% rispetto al -1,4% su base annua.
I mutui, che
rappresentano la metà del credito alle famiglie, hanno ridotto la
contrazione, con un calo a giugno dello 0,8% rispetto al
-1,3% annuo di dicembre.
Le nuove erogazioni sono aumentate del 71,2%, grazie alle nuove modalità di surroga, e ai tassi bassi, con le famiglie che prediligono i mutui a tasso fisso, le cui incidenza sul totale delle erogazione è aumentata del 55,4%.
Per quanto riguarda il credito al consumo, cartina tornasole immediata dell'economia regionale, è rimasto grossomodo invariato (-0,1%): nonostante la diminuzione dei prestiti concessi dalle società finanziarie, quelli bancari sono aumentati leggermente (0,7%) concedendo politiche di offerta più light migliorando così la domanda.