Secondo studi CRIF nel 2012 è stato evidenziato un notevole aumento delle frodi creditizie, soprattutto attraverso un mezzo inusuale come il furto di credenziali ricavate dai social. Tali truffe riguardano nell'80% dei casi il prestito finalizzato.
Gli annunci di concessione prestiti sono ormai dappertutto, Internet è invaso di offerte che a volte altro non sono che frodi. Capita spesso a tutti di leggere inserzioni pubblicitarie o link nei vari siti che invitano a richiedere un prestito. Anche se solitamente non vengono presi in considerazione, ci sono persone che invece cadono in queste trappole.
Queste offerte sensazionali di concessioni di prestiti a tassi agevolati, nascondono ben altro: si finisce nelle mani di strozzini o di furfantelli organizzati bene, magari anche di paesi stranieri, che chiedono un anticipo per coprire presunte spese legali e poi vanno via col bottino.
Insomma, la disperazione gioca brutti scherzi. Si puà comunque si può fare prevenzione ed evitare di finire in queste trappole informatiche, ecco i consigli degli esperti:
- Fare molta attenzione alle pubblicità contenute nei siti Internet.
- Una volta richiesti preventivi online, compararli con altre società e informarsi sulla loro serietà. Come? Basta fare una ricerca per nome su internet con accanto la parola truffa o simili.
- Fare ricerche nei siti a tutela dei consumatori e relativi forum per scoprire pecche di eventuali società, magari c'è anche quella scelta.
- Se si trovano sedi di quella società vicine meglio fare un colloquio per valutare meglio.
- Dilazionare nel tempo l'estinzione del prestito, spesso non si tengono in conto spese improvvise che possono creare problemi ai bilanci familiari.
- Le offerte sbalorditive non esistono, anzi, se lo sono troppo, questo è indice di possibile truffa. Qualche esempio per capire che è una truffa? La richiesta immediata delle spese d'istruttoria.
- Nell'offerta devono essere conteggiati il TAN e il TAEG e non solo uno di essi alla fine. Il vero costo dell'operazione potrebbe essere così elevato da rasentare tassi ai limiti dell'usura.
- Le società corrette e credibili inseriscono sui siti web anche informative sulla trasparenza e sulla privacy (in formato pdf).
Per la concessione dei prestiti prima viene esaminata la situazione reddituale del cliente (la cosiddetta solvibilità con la consultazione del registro delle esecuzioni e la centrale d'informazione per il credito). Il tasso d'interesse viene elaborato in base alla solvibilità del cliente, alla durata e alla somma del credito. I truffatori, invece, non consultano tale registro e non fanno alcuna verifica e al cliente si chiede di pagare degli anticipi con pretesti in contanti.
Indizio di truffa può essere pure la promessa di una somma di denaro più alta rispetto a quella concessa da una banca o quando tale somma viene concessa a persone in grave difficoltà. In caso di grave situazione rivolgersi ad un'associazione di consumatori e se i tassi d'interesse sono troppo bassi, conviene scartare a priori quelle società che offrono soluzioni poco realistiche.
Occhio, di questi tempi le truffe sono all'ordine del giorno!