Il 25 marzo 1925 nasceva a Londra la televisione. Si apriva così una lunga sfida tra il cinema e la nuova forma di intrattenimento che è riuscita nel tempo a strappare moltissimi spettatori alla settima arte.
Con lo sviluppo del web la storia sembra ripetersi, ma questa volta a farne le spese è proprio la televisione via cavo. Il calo degli introiti pubblicitari e soprattutto la concorrenza di internet e dei servizi di video streaming stanno spingendo molti telespettatori ad abbandorare la tradizionale televisione per la web tv.
In America la televisione via cavo, simbolo distintivo della classe media americana sin dalla fine degli anni '80, sta vivendo un forte periodo di crisi. Ad essere maggiormente colpita è la pay tv che secondo gli ultimi sondaggi in America sta perdendo fascino tra gli spettatori. Un rapporto sul consumo dei media negli Usa, rivela infatti che entro la fine del 2012 oltre tre milioni di persone taglieranno i loro servizi di pay tv.
Un declino annunciato se si pensa che già nel 2011 le pay tv avevano perso il 40% degli abbonati, molti dei quali preferiscono i costi ridotti e la praticità di servizi come Netflix che consente di noleggiare DVD e videogiochi via Internet.
Ma soprattutto cresce il pubblico delle web tv, i cui introiti pubblicitari, già aumentati nel 2011, potrebbero incrementare del 12% nel 2012. Forte di questo successo, Internet sta contaminando sempre più la televisione con la messa a punto di nuove piattaforme web volte ad ampliare l'offerta televisiva. Molte multinazionali dell'hitech, come Youtube, Google e Apple, hanno annunciato il loro ingresso nel mondo della tv a pagamento.
Anche le pay tv italiane, Sky e Mediaset Premium, si stanno interessando al web. In particolare la prima ha rilanciato il suo servizio Sky Go per i dispositivi mobili (smartphone e tablet), mentre Mediaset Premium dovrebbe sbarcare sul web nel corso dell'anno.