Quando si decide di stipulare un contratto per la pay tv si deve sempre prestare attenzione alle clausole e ai vincoli previsti. Perché se in fase decisionale è importante mettere i pacchetti di pay tv presenti sul mercato a confronto per trovare quello più adatto ai propri gusti personali, è ancora più importante, nel momento in cui si volesse rescindere dal contratto per i più svariati motivi, evitare di incorrere in problemi di qualsiasi tipo.
Quando ci si informa su Sky e i suoi prodotti e li si mette a confronto con quelli di Mediaset Premium per decidere quale servizio risponde meglio alle necessità di ogni singolo telespettatore, spesso capita di aderire ad offerte imperdibili tutto incluso ed estremamente economiche che, una volta concluse, si rivelano essere eccessivamente onerose. In questi casi spesso capita di decidere di rescindere dal contratto di pay tv perché non si è disposti a pagare somme eccessive.
Rapporto utente-fornitore regolato dalla Legge Bersani
E’ importante sapere che esiste una legge che regola il rapporto tra utente e fornitore del servizio. E’ la cosiddetta Legge Bersani, che prevede la possibilità di rescindere dal contratto in qualsiasi momento: dal momento che su ogni contratto sono indicati i tempi di preavviso stabiliti, però, è fondamentale rispettarli. In ogni caso, non possono superare i 30 giorni.
Modalità di interruzione del servizio di pay tv
Esistono tre diverse modalità di interruzione del servizio di tv a pagamento:
- Disdetta alla scadenza
- Recesso anticipato
- Diritto al ripensamento
Disdetta a scadenza
La disdetta a scadenza, come indica il nome stesso, è l’interruzione naturale del contratto nella data della sua effettiva conclusione. Anche se la conclusione è stabilita da una data, però, è necessario inviare una richiesta di disdetta entro 30 giorni dalla scadenza del contratto. Sul contratto sono indicate in maniera dettagliata tutte le indicazioni e le modalità per richiedere la disdetta, che, se seguite nel modo corretto, non prevede costi.
Recesso anticipato
Il recesso anticipato invece prevede l’interruzione del contratto prima della data di fine. Come per la disdetta a scadenza, è sufficiente inviare una comunicazione al fornitore nei tempi previsti dalla Legge Bersani. Il recesso anticipato ha però dei costi: quelli relativi alla disattivazione e l’eventuale rimborso di sconti inclusi nel pacchetto di pay tv acquistato.
Diritto di ripensamento
Il diritto di ripensamento, infine, viene applicato nel momento in cui il servizio sia stato acquistato online, per mezzo di canali telefonici o a domicilio. Questo tipo di recesso è regolamentato dagli articoli 64 e seguenti del decreto legislativo 206/2005 e prevede l’opzione di annullare il contratto sottoscritto per mezzo di una raccomandata. Il documento deve essere inviato entro 14 giorni lavorativi a partire dal momento della stipula. E’ obbligatorio specificare le motivazioni legate alla richiesta di ripensamento, ma in ogni caso il servizio non prevede penalità né oneri da pagare.