Dopo averla annunciata con largo anticipo, all'ultimo istante il leader (o garante come preferisce definirsi lui) del Movimento Cinque Stelle annulla l'intervista a Skytg24 prevista per domenica sera con un messaggio su Twitter, subito seguito da un post sul blog in cui rivendica l'unicità della suo movimento.
"Il Movimento cinque stelle è un movimento senza, senza contributi pubblici. Senza sedi… Senza giornali… Senza compromessi".
Mentre Sky mastica amaro (l'evento era stato pubblicizzato in maniera martellante ed era previsto un record di ascolti) sottolineando come non ci siano motivi evidenti al forfait, sul web si scatena un acceso dibattito: i detrattori del mattatore genovese criticano aspramente la scelta leggendovi una paura di domande scomode ed una dimostrazione dei suoi (presunti) istinti dittatoriali; i sostenitori si dividono tra chi parla di occasione perduta, chi approva (talora aprioristicamente) la scelta e chi constata come Grillo abbia fatto parlare di se, peraltro mettendo in ombra la manifestazione del PD a Milano, ben più di come sarebbe avvenuto semplicemente mantenendo l'impegno.
Effettivamente Sky ha trasmesso in toto la tappa di Genova dello tsunami tour e su tutte le reti questa è stata la notizia del giorno. Va poi detto che la maggior parte di coloro che oggi lo criticano, fino al giorno precedente si scagliavano contro l'incoerenza della presenza in quella tv alla luce delle sue critiche alla stessa.
Inoltre va rilevato come l'attacco a Grillo ed ai cosiddetti "grillini" pare diventato uno sport nazionale dopo che Monti l'ha accusato di "volerci rendere come la Grecia" e di essere un "populista" e Berlusconi addirittura definito "un pericolo per la democrazia."
Considerando tutto ciò, e sposando personalmente la tesi dell'efficacia dello "shock da ultimo minuto" (pur avendo di che eccepire sull'annuncio tardivo, anche se forse pure questo rientrava nella strategia), non posso che constatare come nonostante tutti i tentativi di diffamazione e le crudeli definizioni, le piazze dello "tsunami tour" continuino ad essere incredibilmente stracolme di persone. E come questo valga per ogni zona italiana. La gente pare non interessarsi più di tanto delle critiche o dei criticismi (certo presenti, ma chi è senza ombre -o dotato di ombre meno visibili- scagli la prima pietra) ed il consenso al Movimento cinque stelle inizia davvero a spaventare se gli danno, in positivo come in negativo, tutta questa importanza.
Non bisogna poi dimenticare che molti elettori se ne fregano degli errori di Grillo, vedendo nella sua proposta l'unica chance per abbattere l'odiata casta, portando in parlamento dei motivatissimi "scassa balle" a far luce su inciuci e magheggi. E questo,se sommato al grande numero di sostenitori convinti dal sogno di una nuova politica "dal basso" regala a Grillo un potenziale impensabile fino a poche settimane fa.
Al netto della diatriba sulla "buca" a Sky attendiamoci un'ultima settimana di campagna elettorale infuocata. Sperando che tra polemiche, colpi bassi, speranze e menzogne dalle urne esca un governo capace di affrontare i molteplici problemi della nostra bella Italia.