Il mercato della pay tv in streaming sta avendo proprio negli ultimi mesi un sostanziale sviluppo, grazie all'ingresso sul mercato di nuove aziende e piattaforme desiderose di accaparrarsi l'ancora vergine mercato italiano. Gli appassionati di contenuti video non potranno più accontentarsi di confrontare le offerte di Mediaset Premium e Sky, ma dovranno informarsi su tutti gli operatori presenti, compresa la Rai.
Infatti anche se questi giganti stanno già approntando le loro piattaforme di streaming legale, presto altri competitors faranno il loro ingresso in campo; per trovare l'abbonamento pay tv più conveniente l'utente interessato potrebbe passare anche dalla Rai.
In realtà per legge la Rai non può fornire contenuti a pagamento attraverso i canali televisivi, essendo e restando un servizio pubblico inalienabile e insostituibile. Tuttavia si suppone che la regola sia valida per eventuali progetti su Internet. Le indiscrezioni di Repubblica parlano di un contatto tra Rai, Poste Italiane e Chili Tv.
Questi progetti fanno parte del piano di innovazione e riassestamento della azienda pubblica, desiderosa in primo luogo di ridurre le spese seguendo la linea di riassetto indicata da McKinsey&Company, la nota multinazionale di consulenza di direzione.
La società aveva consigliato alla Rai un taglio netto alle poltrone e una riduzione (da 44 a 29) delle Direzioni. Inoltre si parla di una suddivisione dell'intero comparto in cinque macro-aree (tecnica, finanziaria, editoriale, staff e società separate) più facilmente gestibili.
Ma cosa potrebbero offrirsi a vicenda le tre aziende che sembrano essersi messe in contatto? Da tempo Poste Italiane sta cercando l'occasione di aumentare il proprio impegno su Internet. Ad esempio ha iniziato a vendere i servizi di connettività broadband satellitare di Eutelsat Communications. L'azienda aveva l'obiettivo, secondo le dichiarazioni dell'AD Massimo Sarmi, di ridurre il divario digitale e portare benefici ai privati e alle imprese attraverso servizi di connessione alla rete sempre più potenti e affidabili.
Chili Tv invece è una piattaforma a pagamento di downloading cinematografico creata nel 2011. La Rai potrebbe invece offrire il suo immenso archivio di materiale storico e di repertorio oltre alle fiction, all'informazione, le tribune politiche, le interviste, ecc.
Si tratta comunque di ipotesi e progetti che devono essere valutati anche nell'ottica del mantenimento della mission della Rai: ovvero il pluralismo e il servizio pubblico gratuito.