L'audience registrato con la rilevazione del "pubblico del giorno prima" tramite meter, con l'avvento della pay tv, è ormai preistoria. La registrazione dei dati si è fatta complicata e stratificata, inglobando un aggregato di fonti complementari: classica audience contemporanea alla messa in onda, quella nelle 24 ore, 72 ore e 7 giorni successivi attraverso registratori digitali, quella in streaming, quella tramite i siti ufficiali delle emittenti o piattaforme ad hoc, e i dati relativi all'attività sui social network.
Come se non bastasse, a breve, si aggiungerà anche il calcolo di utenti che seguono la programmazione via tablet. Nielsen, colosso degli istituti di misurazione degli ascolti, ha appena avviato negli Stati Uniti la sperimentazione sull'effetto di iPad e simili sugli indici tradizionali. In accordo con quanto riportato da Multichannel News, partner nell'iniziativa saranno Time Warner Cable e Cablevision, due dei maggiori operatori di pay tv d'oltreoceano, rispettivamente primo e ottavo nella classifica locale per numero di abbonati. L'applicazione iPad targata Time Warner Cable, da metà marzo ad oggi, ha registrato 600.000 download, mentre quella di Cablevision, da aprile, è stata scelta da 200.000 utenti.
I colossi della pay tv mirano alla Tv Everywhere, ovvero una fruizione ovunque e dovunque - previa autenticazione - dei pacchetti di cui si paga l'abbonamento. Prendendo in considerazione le "app" proposte da altri gestori - come Verizon - e di altri emittenti pay tv - negli Stati Uniti, i potenziali "tablet-spettatori" sarebbero già 2 milioni, forse 3. Naturalmente, non sono mancate le polemiche, sfociate in vere e proprie contestazioni legali, da parte delle major, convinte che per offrire i prodotti pay tv su tablet, gli operatori dovrebbero stipulare licenze addizionali.
Ad ogni modo, la TV Everywhere sui tablet ha riscosso un immediato successo. "Per adesso siamo in una fase di ricerca e sviluppo", ha fatto sapere Matt O'Grady, vice presidente esecutivo di Nielsen. "L'iPad non ha ancora un peso specifico significativo sugli ascolti, ma è essenziale farsi trovare preparati per quando la penetrazione dei device raggiungerà la massa critica".
L'appetito del pubblico nei confronti del consumo "multischermo" è esploso a livello mondiale, e l'annuale studio TV & Video Consumer Trend Report di Ericsson - condotto su un campione di 13 mila utenti provenienti da Australia, Austria, Brasile, Cina, Germania, Olanda, Russia, Spagna, Svezia, Taiwan, Regno Unito, Stati Uniti e Sud Corea - ha rilevato che nel 2011 il 40% delle famiglie utilizza smartphone o tablet mentre guarda la tv.
In Danimarca il secondo operatore di pay tv, Stofa, da oltre un anno ha lanciato software specifici per aggiungere lo streaming da pc o tablet alla consueta ricezione via cavo dei canali in abbonamento. In Italia la situazione ha vissuto significativa accelerazione a fine agosto, con il debutto di SkY Go per iPad. L'applicazione consentirà la visione di 20 canali pay tv del bouquet Sky direttamente su tablet. A differenza degli Stati Uniti, però, i cui servizi su tablet sono gratuiti per gli abbonati alla pay tv, in Italia, Sky Go è considerato un'opzione, al costo di 7 euro al mese.
In un panorama sempre più complesso e stratificato, in cui le offerte si moltiplicano e si differenziano per accontentare ogni profilo, l'utente potrebbe essere disorientato. Se desideri trovare l'abbonamento più adatto alle tue esigenze puoi avvalerti di SuperMoney, il portale che permette di valutare le migliori offerte di pay tv per il satellite, il digitale terrestre e la tv on line.