Se la televisione tradizionale non incontra più i nostri gusti, da bravi consumatori capricciosi e sensibili alle novità, si può scegliere di optare per la pay tv e in particolare per i prodotti di Mediaset Premium e quelli di Sky, che consentono di vedere contenuti interessanti e a prezzi abbastanza competitivi. Come al solito, per non spendere cifre esorbitanti è necessario sapere scegliere bene e con attenzione alle nostre abitudini davanti alla tv.
Se ad esempio siamo amanti dello sport che per eccellenza è il più amato dagli italiani, possiamo decidere di trovare la migliore offerta per guardare il calcio sulla pay tv, scegliendo pacchetti che lo privilegiano tra le offerte del gruppo di Murdoch e quelle della milanese Mediaset.
Sì, perché il gruppo che è in mano a Pier Silvio Berlusconi è destinato a restare principalmente milanese, data la decisione di rinunciare ad acquistare la quota - pari al 56% - che insieme a Telefonica gli avrebbe consentito di controllare per gran parte la pay tv spagnola Digital+, che ora è in possesso di Prisa (editore, fra l'altro, della testata El Pais).
Bisogna comunque dire che Digital+ è già fra le dita di Mediaset e del gruppo Telefonica, che possedendone il 22% hanno il cosiddetto diritto di veto, capace di contribuire a mandare all'aria un possibile accaparramento del pacchetto di maggioranza da parte di un terzo protagonista del settore.
Attorno alla presenza del "terzo incomodo" si è già detto molto: si tratterebbe di Al Jazeera, che pare avrebbe puntato ben 900 milioni di euro su Digital+ per entrare nel mercato spagnolo, dopo il già conclamato successo registrato in Francia.
Un'azione mirata al risparmio da parte del gruppo milanese? Di certo, l'opzione di offrire 250 milioni di euro per ampliare la partecipazione del 22% attuale a Digital+ sarebbe stata una mossa azzardata in un clima di crisi in casa Mediaset di cui i rumors parlavano.
Certo, la situazione non è positiva per Mediaset: Telefonica si sta lanciando nelle offerte di Movistar Fusion TV, mentre al gruppo milanese resta solo la totalità dell'offerta Premium e solo una piccola parte di Digital+ da mettere sul piatto in caso di vendita a terzi.