La pay-tv è un mezzo sempre apprezzato dal mercato italiano amministrato dall'oligarchia di due colossi quali Sky e Mediaset. Spesso, però, sottoscrivere un contratto per la tv a pagamento rappresenta per il consumatore un tuffo in una vera e propria gabbia di clausole e cavilli da cui poi è difficile uscire. Se abbiamo già parlato dei passi da intraprendere per la disdetta di Mediaset Premium, ora vogliamo illustrare come disdire il contratto di abbonamento a Sky.
Innanzitutto dobbiamo sottolineare che il famoso Decreto Bersani ha abolito le penali in caso di recesso anticipato; tuttavia ci sono dei possibili oneri, chiamati "costi operatore" che Sky può pretendere. Ma andiamo ad analizzare, nello specifico, i principali passi da intraprendere per la disdetta.
In primo luogo va ricordato che la disdetta a Sky si fa inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno e restituendo entro 30 giorni la Smart Card ed il Decoder ad un qualsiasi centro Sky. Per le disdette del 2012 il costo è appena sotto i 12 euro. Per risultare definitivamente "liberi" dall'abbonamento bisognerà aspettare il mese successivo a quello della richiesta.
Gli step principali da intraprendere per la disdetta Sky sono: inviare la lettera di disdetta e la fotocopia della propria carta di identità con ricevuta di ritorno; nel caso di abbonamenti con RID bancario o carta di credito è consigliabile fare richiesta di interruzione del pagamento alla propria banca; bisogna, restituire Decoder e Smart Card ad un centro Sky, stando ben attenti a farsi rilasciare una ricevuta di consegna, entro 30 giorni dall'interruzione del servizio. Infine, da non dimenticare che chi ha sottoscritto l'abbonamento a distanza (via telefono od on line) per legge può recedere il contratto entro 10 giorni lavorativi dall'attivazione senza pagare alcuna penale.