Meno male che a risollevare le sorti della tv generalista ci sta pensando Sanremo. Spesso si attacca la tv generalista per il suo troppo "conservatorismo" tradizionalista ,ma a guardare gli ascolti della prima serata del 62esimo Festival di Sanremo,non si può dire che gli italiani siano stufi dell'offerta della tv generalista. Per la prima del più popolare tra i festival della canzone italiana, infatti, si è registrata una media di 13 milioni di spettatori, per un totale del 49,70% di share. Un successo maggiore di quello dell'anno scorso, in cui si era avuta una media di 12 milioni di spettatori.
Dopo un anno segnato da forti difficoltà, la tv generalista si prende un piccolo riscatto dalla pay tv che, invece, sta riscuotendo sempre più successo, conquistando una fetta sempre più ampia di spettatori. Mentre gli altri canali della tv generalista questa settimana hanno rinunciato alla sfida con RaiUno, la pay tv di Sky, con una pubblicità "provocatoria", sta cercando di attirare l'attenzione di tutti gli spettatori. Una pubblicità a tutta pagina, con alcune immagini relative all'offerta di programmi per la settimana prossima della famosa pay tv satellitare, è stata posizionata sui principali quotidiani proprio in prossimità delle sezioni dedicate agli "Spettacoli" che in questi giorni stanno parlando di Sanremo. La provocazione tra le righe si legge nello slogan, che cita: "C'è chi guarda la tv e chi guarda Sky". Come a dire, c'è chi si accontenta della tv (generalista) e chi sceglie la pay tv (Sky).
Sembra quindi che Sky voglia concedere alla tv generalista un piccolo momento di gloria. Per questa settimana lascia che gli italiani si godano l'"irrinunciabile" festival nazionalpopolare, ma la pay tv di Sky vuole ricordare ai suoi abbonati la sua dinamicità e la capacità di offrire una programmazione più innovativa e varia rispetto a quanto la tv generalista sappia fare.