Come disdire l’abbonamento alla pay tv
Può capitare, dopo aver deciso di abbonarsi alla pay tv, di dover disdire l’abbonamento precedentemente acquistato. Entro 10 giorni dalla sottoscrizione del contratto questo non prevede alcun problema.
Al contrario, superati i 10 giorni, è necessario utilizzare due diverse tipologie per la disdetta, la prima per la recessione di un contratto in scadenza, la seconda per disdire prima della naturale scadenza del contratto.
Disdire il contratto entro 10 giorni dalla sottoscrizione
Entro 10 giorni dalla sottoscrizione dell’abbonamento il consumatore ha la facoltà di rescindere gratuitamente dal contratto. Per comunicare la propria intenzione all’operatore sarà necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’emittente pay tv.
Attenzione, perché il limite dei 10 giorni va rispettato alla lettera: dall’undicesimo giorno dalla sottoscrizione dell’abbonamento, si dovranno pagare delle penali per rescindere dal contratto.
Contratto in scadenza: come chiedere la disdetta
Il contratto per la pay tv si rinnova tacitamente ogni. Il consumatore invece può bloccare tale rinnovo automatico, almeno un mese prima della scadenza, con una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Una volta ricevuta la comunicazione, l’operatore pay tv continuerà a farvi pagare tutti i mesi rimasti fino alla scadenza naturale, ma in questo modo non si pagherà alcuna penale.
Disdire prima della scadenza
In alcuni casi non conviene attendere la scadenza del contratto: ad esempio, nel caso in cui si è insoddisfatti del servizio offerto dall’operatore pay tv oppure nel caso manchino molti mesi alla scadenza naturale del contratto.
In questi casi bisognerà chiedere il recesso anticipatato. L’operatore potrà addebitarvi un ulteriori mese di abbonamento, insieme a una penale che si aggirerà intorno ai 10 euro.
Inoltre se si è usufruito di sconti che prevedevano una durata minima del contratto sarete costretti a restituire la differenza dalla tariffa standard.
Fondamentale, restituire tutti gli accessori originali (decoder, smart card, ecc.) che non siano di proprietà dell’utente, entro 30 giorni dalla cessazione del contratto. Anche in questo caso, la mancata restituzione entro i termini stabiliti farà incorrere in penali.