L'emorragia che ha colpito il mercato immobiliare ha coinvolto anche le vendite delle case delle località di vacanza. Se, come individuato dalla Comunità europea, ormai una famiglia su quattro non riesce a pagare le rate del mutuo, non sorprende il fatto che sempre meno persone pensino ad acquistare una casa al mare o in montagna.
Sono questi gli effetti più evidenti della crisi che sta pesando sempre di più sulle tasche e sui risparmi delle famiglie. Solo un anno fa gli italiani erano disposti a spendere fino a 200mila euro per comprare una casa in una località di villeggiatura, ora, invece, sembra cha anche questo mercato abbia subito un drastico rallentamento.
Gli italiani non possono più investire, i mutui sono troppo "cari" e la prudenza è la parola d'ordine. Anche se la casa al mare è stata per decenni il sogno di moltissimi, tanto da diventare quasi uno status symbol, ora la crisi ha cambiato anche le prospettive della classe media. La perdita di valore degli immobili, le condizioni sempre più restrittive richieste dalle banche, i tassi alle stelle e l'aumento della tassazione sugli immobili, stanno portando molti a orientarsi verso altri tipi di priorità.
Possedere degli immobili non è più solo un vantaggio, ma anche una vera e propria spesa, che ormai in pochi possono permettersi. L'arrivo dell'Imu, inoltre, ha "peggiorato" ancora di più la situazione, aumentando le spese non solo per le prime case, ma anche per le seconde case che spesso sono proprio quelle del mare e di montagna.