La crisi del mattone è stata confermata anche dal presidente dell'Ance (Associazione Nazionale Costruttori) Paolo Buzzetti. Nel suo intervento all'assemblea dell'Associazione, Buzzetti ha denunciato che nel primo trimestre del 2012 le "erogazioni di finanziamenti alle imprese continuano a diminuire: -24,1% di mutui per investimenti in edilizia residenziale, -41,5% di mutui per investimenti in edilizia non residenziale".
Grave è anche la situazione dei mutui concessi dagli istituti alle famiglie per l'acquisto delle case, che registrano un pesante taglio, -50%. "Benché nell'edilizia la bolla immobiliare non esista, una soluzione - ha proposto Buzzetti - potrebbe essere quella che si basa su un fondo di garanzia dello Stato, che garantisca l'erogazione dei mutui alle famiglie".
Per il 2012, per il settore delle costruzioni si prevede un calo degli investimenti del 6% (-5,3% nel 2011), superiore rispetto alle previsioni che annunciavano una contrazione del 3,8%. Secondo l'Ance, le cause che hanno provocato il tracollo del mercato immobiliare sono diverse. Anzitutto c'è la difficile situazione economico-finanziaria del Paese, che non fa protendere per gli investimenti nel settore immobiliare, a cui si aggiunge il rialzo dei tassi dei mutui e la stretta del credito anche nei confronti delle famiglie.
I mutui erogati alle famiglie per l'acquisto di abitazioni negli ultimi 5 anni (2007-2011) sono diminuiti del 21,5% e solo nel 2011 dell'11,8%. Calo che è stato confermato anche nel primo trimestre 2012, che ha segnato un -16,1%. A influire negativamente sulla propensione all'acquisto, inoltre, è il fatto che la percentuale di finanziamento concesso dagli istituti è diminuita, passando da circa l'80% del prezzo dell'abitazione a circa il 50%. Questo nonostante i prezzi delle case siano calati di poco.
Il quadro del settore, come descritto da Buzzetti, dunque, appare piuttosto fosco, perché la difficoltà di acquisto delle case da parte delle famiglie si traduce in una diminuzione delle vendite, il che significa anche perdita di numerosi posti di lavoro nelle costruzioni.
Per questo, tra le proposte per riavviare il comparto, Buzzetti punta sulle agevolazioni per le famiglie che comprano casa: "Una soluzione, che stiamo studiando con Abi, potrebbe essere quella che si basa su un fondo di garanzia dello Stato, che garantisca l'erogazione dei mutui alle famiglie".