Le famiglie con un mutuo a carico che siano state colpite da un evento tale da compromettere la loro capacità di pagare le rate per la restituzione del mutuo stesso - ad esempio la perdita del lavoro - potranno usufruire fino al 31 marzo della possiiblità di chiedere la sospensione dell'obbligo di pagare le rate.
Riconosciuta da un accordo tra l'Associazione bancaria italiana (Abi) e 13 associazioni di tutela del consumatore (Acu, Adiconsum, Adoc, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori), la facoltà è subordinata soltanto a 2 condizioni. Anzitutto che l'evento tale da pregiudicare la capacità di rimborso sia avvenuto entro lo scorso 28 febbraio e poi che la domanda provenga da persone che non hanno già precedentemente usufruito della sospensione.
Secondo i dati resi noti dall'Abi, a dicembre dello scorso anno si contavano quasi 85mila mutui sospesi dalle banche, per un ammontare di circa 9,8 miliardi di euro di debito residuo. In questo modo, si stima che sia stata garantita alle famiglie una liquidità complessiva di 606 milioni di euro.