In un momento di crisi economica e del mercato del lavoro così profondo si cerca in tutti i modi di stimolare la domanda di mutui e prestiti attraverso ecobonus e agevolazioni fiscali di vario tipo. Resta il fatto che trovare un mutuo casa conveniente per l'acquisto o la ristrutturazione di un immobile è cosa sempre più complessa: le banche non apropono i rubinetti oppure propongono tassi di interesse insostenibili.
Se le giovani coppie possono accedere al Fondo di garanzia per ottenere condizioni agevolate, a chi si rivolgeranno le pubbliche amministrazioni in cerca di denaro per poter svolgere i lavori di riqualificazione energetica che saranno obbligate a fare? Speriamo che il Governo abbia pensato anche a questo e non solo alla necessità, comunque pressante, di ridurre i consumi energetici degli immobili della pubblica amministrazione.
Proprio in vista dei lavori di riqualificazione energetica che le pubbliche amministrazioni e i privati dovranno mettere in atto, Paolo Buzzetti, Presidente dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Piero Fassino, Presidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e Giovanni Lelli, Commissario dell'Enea (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente) hanno sottoscritto il 10 aprile un accordo quadro per la messa a punto di studi e progetti da attuare per il complesso edilizio della Pubblica Amministrazione.
Si tratta di un'accordo molto interessante, ma d'altra parte anche particolarmente ambizioso, che si pone l'obiettivo di favorire la riqualificazione energetica di edifici, di interi quartieri e di aree urbane con interventi di innovazione tecnologica che dovrebbero riguardare il miglioramento dell'efficienza energetica, l'utilizzo di energie rinnovabili e la messa in sicurezza sismica degli edifici e idrogeologica del territorio, seguendo i modelli più evoluti di Smart City.
Si prevede che i primi progetti pilota partiranno interventi di riqualificazione energetica degli edifici scolastici e di spazi urbani di aggregazione sociale. Tutti i tre gli enti che partecipano all'accordo metteranno in campo le loro competenze e professionalità per raggiungere gli obbiettivi desiderati: l'Enea fornirà il suo supporto tecnico-scientifico per lo studio della pericolosità e del rischio sismico, oltre che della situazione di dissesto idrogeologico che colpisce molte parti del Paese.
L'Ance invece promuoverà, presso i costruttori edili associati, iniziative per attuare realmente interventi progetti di miglioramento dell'efficienza energetica e della riqualificazione, oltre della messa in sicurezza sismica e idrogeologica. Infine l'Anci avrà il compito di facilitare il processo di sensibilizzazione e di accrescimento delle competenze delle Amministrazioni Comunali, oltre che essere il punto di riferimento da cui passerà l'intervento statale vero e proprio nel progetto.