Imu 2013, e chi l'avrebbe mai detto che sarebbe stato il tormentone dell'estate? Chi sperava che la questione della tassa sulla casa si risolvesse entro agosto dovrà ricredersi, perché l'accordo bipartisan nel governo è ancora lontano e ad aumentare le variabili intervengono le dichiarazioni polemiche di questo o quel politico. Come andrà a finire? L'incertezza su questa decisione non fa di certo bene all'economia italiana che necessita al più presto di una strada maestra da seguire per la crescita.
E qual è la strada maestra secondo il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni? Ovviamente non una sciagurata abolizione dell'Imu, ma soltanto una rimodulazione che preveda "una stretta sugli immobili a disposizione (seconde e terze case sfitte) oggi esclusi dall'Irpef a differenza di quelli affittati". Un'anomalia tutta italiana definita dal ministro "un'ingiustificata asimmetria" che fa pesare l'imposta sul reddito solo sui proprietari affittuari, mentre non è prevista su chi lascia la casa vuota. Un paradosso che costa parecchio secondo un recente studio di Halldis su cui si legge: "Il ricavo lordo potenziale per ogni famiglia che mettesse un immobile a disposizione ammonterebbe a 10.000 euro annui". Un mancato investimento che "potrebbe generare un fatturato del settore extra alberghiero di 16 miliardi di euro rispetto ai 6,6 miliardi attuali".
Altro tasto dolente l'attualissima riforma del catasto, sicuramente tappa importante del governo Letta, ma, secondo molti, portatrice di un incremento della pressione fiscale. Anche su questo è intervenuto nei giorni scorsi il ministro Saccomanni che ha rivendicato le scelte fatte, negando che potrebbero gravare sulle tasche degli italiani. La revisione del catasto, dice, "non comporterà incrementi del gettito complessivo che deriva dalla tassazione immobiliare. L'entrata in vigore delle nuove rendite dovrà infatti essere accompagnata da riduzioni delle aliquote, in modo da lasciare invariato il carico complessivo. In particolare - aggiunge - dovranno essere ridotte le imposte sui trasferimenti, che in Italia sono particolarmente elevate".
La querelle Imu sta diventando obiettivamente stucchevole e lascia solo l'impressione di una grande mancanza di chiarezza e di potere decisionale che ingessa l'economia italiana. Come molti ipotizzavano il governo delle larghe intese si sta trasformando nel governo delle larghe contese. La legislatura di Letta arriverà fino alla fine dell'anno? Probabilmente decisivo sarà il congresso PD che si attende entro novembre, anche a sentire le dichiarazioni del segretario Epifani. Le elezioni di un nuovo segretario e la scesa in campo di un nuovo candidato Premier dopo l'eclissi di Bersani, potrebbe far pendere da una parte o dall'altra i piatti della bilancia. Arriverà l'ora di Matteo Renzi?