Dopo un'attesa durata mesi, è entrata in vigore la nuova riforma del condominio che comporterà piccoli mutamenti nella gestione degli immobili e tra professionisti e inquilini. Vediamone alcuni aspetti salienti.
D'ora in poi agli amministratori spetta il dovere di comunicare la data dell'assemblea condominiale tramite mezzi sicuri quali raccomandata, posta elettronica certificata o a mano. Stessa cosa vale per le deleghe che dovranno essere presentate necessariamente in forma scritta. Il tanto usato passaparola non avrà più, quindi, valore legale.
Per quanto riguarda lavori di manutenzione all'edificio di pertinenza, dovrà essere istituito un fondo speciale di importo pari al costo dell'intera ristrutturazione, in modo da limitare l'avvio di nuovi lavori con agevolazioni fiscali appena prorogate dal governo.
Se più autonomia è lasciata per gli inquilini che vorranno staccarsi dal riscaldamento centralizzato, nuovi decreti ingiuntivi saranno varati immediatamente dall'amministratore contro i condomini morosi. Per le decisioni ordinarie basterà il voto della maggioranza dei presenti e non più di un terzo dei condomini in grado di rappresentare un terzo del valore dell'edificio.
Un altro punto della riforma è quello che limita la presenza di animali domestici negli appartamenti. Chiarimenti arrivano anche per la nomina di amministratore: potrà essere eletto qualsiasi cittadino che non abbia condanne, abbia ottenuto il diploma di maturità e frequentato il corso di formazione. Al momento della nomina si potrà richiedere l'assicurazione in modo da garantire gli atti eseguiti nell'esercizio del suo mandato.