Le conseguenze della crisi si ripercuotono tuttora in molti mercati italiani: uno tra questi è proprio quello immobiliare che risente ancora dell'instabilità economica delle famiglie. Trovare un mutuo per la casa conveniente è l'unico strumento in mano ai consumatori per poterla acquistare ma le banche erogano con molta difficoltà il credito.
Chiedono garanzie solide economicamente e di contro, la risposta è quella che le compravendite calano e, di conseguenza, il valore degli immobili scende. In molti casi capire come fare la surroga del mutuo si è rivelata una possibilità per quelli che il mutuo sono riusciti ad ottenerlo ma che non sono riusciti più a sostenerlo. In altri casi l'idea dell'acquisto della casa è stata allontanata.
Il panorama immobiliare per ora non brilla di luce propria ma nonostante la situazione non sia delle migliori, pare che le compravendite si siano assestate e che le richieste di mutui stiano aumentando. Sarà un miraggio? No, sono i dati del Barometro Crif, che riportano a galla un po' di ottimismo.
Pare infatti che dal 2013, quindi in un solo anno, le richieste di mutuo siano salite del 10% rispetto all'anno precedente ma che, rispetto agli anni precedenti, il valore rimanga comunque negativo (-47,9%). Il prezzo della case è calato del -5,6% rispetto al 2012 e lo stesso anche per le compravendite (-9,2%).
In particolare la crescita delle richieste di mutuo hanno cominciato a crescere a partire da luglio 2013 ma i volumi sono ancora la metà rispetto a quelli degli anni precedenti. Secondo i dati del Crif, l'importo medio che viene richiesto è di 123.331 euro (nel mese di marzo) mentre è di 124.778 euro rapportato al primo trimestre 2014 (nel 2013 era di 127.621 euro).
Il Barometro è riuscito a dare anche la fascia di reddito che ha richiesto maggiormente mutui per la casa e sembra che questa sia quella dei 75 mila euro, ovvero una delle più basse.
Come spiega lo stesso Crif, "La ripresa della domanda di mutui che si è consolidata negli ultimi 3 trimestri è sintomatica della crescente fiducia da parte delle famiglie, dopo un biennio in cui il mercato aveva di fatto toccato il fondo."
"Questo - sempre secondo il Cirf - non significa che il comparto abbia definitivamente messo alle spalle questa difficile fase ma, piuttosto, al risultato positivo registrato in questi ultimi mesi possono aver contribuito congiuntamente diversi fattori, non ultimi un'offerta più dinamica da parte degli Istituti finalizzata a stimolare il mercato, tassi più appetibili nonché la flessione, seppur lieve, dei prezzi degli immobili residenziali".