Il meccanismo per cui è possibile sospendere per un anno i pagamenti delle rate si chiama moratoria sui mutui. È un accordo firmato in tempi di crisi economica tra le banche e l'associazione dei consumatori.
La normativa si applica a tutti i mutui ipotecari destinati all'acquisto, alla ristrutturazione o alla costruzione della propria dimora principale. È applicata sia ai finanziamenti erogati con tasso fisso sia a quelli concessi con tasso variabile.
Esistono dei requisiti per poter accedere alla procedura: l'evento inatteso che ha creato l'impossibilità di saldare le rate, come ad esempio la perdita del posto di lavoro o l'ingresso del richiedente in cassa integrazione, deve essere avvenuto entro e non oltre il 31 gennaio 2012.
Il ritardo cumulato nel pagamento delle rate non deve aver superato i 90 giorni e chi ha già usufruito di un primo stop in passato non può più usufruire della moratoria. Inoltre il mutuo non può essere superiore ai 150 mila euro e il contraente deve avere un reddito imponibile al di sotto dei 40 mila euro.
Per motivi di concorrenza, alcuni istituti di credito hanno reso meno restrittive le clausole che permettono l'accesso alla normativa, ad esempio la Bnl ha eliminato i limiti di reddito e di importo e ha introdotto anche la possibilità di richiedere lo stop sui prestiti personali. La Banca Popolare di Vicenza concederà la sospensione del mutuo anche per periodi di 18 mesi.
Il Piano famiglie ha consentito, fino ad oggi, ad oltre 82 mila famiglie di sospendere temporaneamente il pagamento delle rate. È bene ricordare che si può richiedere alla propria banca la sospensione del mutuo entro giovedì, data oltre la quale non verranno più accettate le domande.