La crisi economica ha colpito duramente il mercato immobiliare, e la domanda mutui, in Italia, nel periodo gennaio-agosto 2011, ha registrato una contrazione pari al -10% rispetto allo stesso periodo del 2010, e l'importo medio del mutuo è tornato ai livelli di gennaio 2011.
Oltre alla domanda del mutuo, la situazione d'instabilità ha cambiato anche la perizia sui mutui, ovvero una fase imprescindibile che, insieme al preventivo e all'istruttoria, precede l'erogazione del mutuo. Il panorama ha subito notevoli cambiamenti a partire dal 2008, anno in cui la Lehman Brothers, società attiva nei servizi finanziari a livello globale, è fallita.
Per quanto riguarda il "loan to value", espressione che, nella valutazione sul valore degli immobili, si riferisce alle operazioni necessarie per determinare il valore del mutuo in rapporto al valore dell'immobile (per legge non può eccedere la soglia dell'80%), le banche hanno cambiato atteggiamento. Se tempo addietro, questo tipo di servizio era gestito da periti interni, attualmente viene privilegiato il lavoro in outsourcing effettuato da società esterne come Praxi, Crif e Reag.
La situazione fortunatamente ha subito un cambio di rotta: al momento, le perizie sul mutuo vengono effettuate sulla base del valore sterile dell'immobile (e non sul valore commerciale fortemente influenzato dagli optional), legato ai range minimi e massimi stabiliti per ogni quartiere dall'Agenzia del Territorio. Le perizie che precedono l'erogazione del mutuo, quindi, sono più rigide, perché i periti vengono selezionati automaticamente dagli istituti di credito, che accedono a una banca dati in maniera randomica.
Grazie a questa regolamentazione più severa, il sistema finanziario ne trae vantaggio: con questa procedura, infatti, non sarà possibile ottenere importi superiori al valore dell'immobile, calcolati su loan to value reali di gran lunga superiori al 100%.
Questo trend, largamente diffuso sino a qualche tempo fa, ha creato non pochi problemi per quanto riguarda la surroga/sostituzione di mutui su immobili vecchi, proprio perché il valore finanziato era nettamente superiore al valore dell'immobile.
Attualmente, una perizia costa circa 275 euro, ed è l'unica somma che la maggior parte delle banche attive in Italia fa sostenere in anticipo al cliente. Alcuni istituti di credito, invece, sottraggono queste spese, i costi di istruttoria e dell'imposta sostitutiva, e del procuratore bancario dall'importo erogato. Da questo deriva che l'importo effettivamente finanziato è minore di quello richiesto. Un dato che molti utenti ignorano fino al giorno del rogito.
Le incertezze del mercato immobiliare sono ancora molte, e il settore mutui fatica a riprendere. Proprio per questa ragione, prima di accendere un mutuo è bene valutare con attenzione le offerte presenti sul mercato: è possibile avere una panoramica delle offerte di mutuo disponibili - mutuo a tasso fisso, mutuo a tasso variabile, mutuo a tasso misto - grazie a SuperMoney, il portale per il servizio di confronto mutui on line, che consente di valutare le offerte di mutui di 40 banche, selezionando quello più adatto alle proprie esigenze.