Molti italiani sanno che per comprare casa serve trovare un finanziamento conveniente e per questo bisogna fare il calcolo della rata del mutuo su un comparatore on line. Ottenere l'erogazione di mutui da una banca però non è facile perché le banche sono restie a concedere credito alle famiglie. Eppure non è la volontà a mancare. Secondo un'inchiesta Ipso, se fossero introdotte alcune misure a sostegno dell'acquisto di una casa, il 24% degli intervistati non avrebbe dubbi nel sottoscrivere un mutuo per comprare o ristrutturare l'abitazione.
Probabilmente la percentuale sarebbe infinitamente più alta se si considerassero tutte le giovani coppie che attendono solo il sì della banca per accendere un mutuo sulla prima casa. Desiderose di rendersi indipendenti ma, sfortunatemente, sprovviste di mezzi adatti a pagare gli interessi che molte banche, nonostante la situazione generale, ancora propongono.
L'indagine inoltre segnala proprio le misure che spingerebbero appunto il 24% degli intervistati a comprare casa sottoscrivendo un mutuo: questo significherebbe passare da circa 3 milioni e 200 mila mutuatari a circa 11milioni e 900 mila. Le tre fondamentali leve per spingere all'acquisto sarebbero validi incentivi fiscali, mutui più accessibili e l'opportunità di acquistare alloggi ad alta efficienza energetica.
Nel 2013 abbiamo assistito a una leggera ripresa delle compravendite in alcune grandi città italiane, come Milano o Bologna che fanno segnare, rispettivamente, un + 3,4% e un +1,5%, anche se la situazione è tutt'altro che generalizzabile e la bilancia globale dell'intero paese resta negativa. D'altra parte, nei primi mesi del 2014, prosegue l'aumento della domanda di mutui (+9,6% nel primo trimestre 2014) e, secondo i dati provvisori dell'Abi (Associazione Bancaria Italiana), anche le erogazioni sono in crescita, con un +18,5% nei primi due mesi del 2014.
Se quindi da un parte sono sempre le banche a dover intervenire, cominciando a mollare i lacci della borsa, una reale e solida ripresa non deve essere soffocata dall'aggravarsi della tassazione sulla casa, che insieme alle difficili condizioni economiche frena la voglia di casa dei potenziali acquirenti e sottoscrittori di mutui.
Gli incentivi fiscali e le detrazioni per chi ristruttura casa o per chi decidere di accendere un mutuo sulla prima casa rappresentano l'altra strada da proseguire per favorire le compravendite. Infine anche la possibilità di ridurre i costi di gestione delle abitazioni e i consumi energetici, disponendo di immobili ad alta efficienza rappresenterebbe l'ultima spinta per decidere finalmente di acqustare la casa.