Negli Stati Uniti a partire dalla fine del 2006, il settore dei mutui casa è entrata in una delle più gravose crisi finanziarie che si ricordi. Un'ascesa vertiginosa nel tasso di insolvenza di mutui subprime ha costretto al fallimento o alla bancarotta numerose agenzie di credito.
La crisi ha ricevuto un'attenzione considerevole dai media USA e dal legislatore americano, nella prima metà del 2007 e nel settembre 2008. La crisi dei mutui ha investito i mercati statunitensi, ma è riuscita ad espandersi a macchia d'olio su tutti i settori della finanza internazionale. L'attuale momento sembra, invece, contraddire la tendenza negativa degli ultimi tempi: la domanda dei mutui negli Stati Uniti è cresciuta del 3,9%, nel corso dell'ultima settimana a 578,1 punti da 556,2 di solo 7 giorni fa.
Nella settimana, la prima dopo il periodo incentivi per l'acquisto della prima casa secondo i dati della Mortgage Bankers Association, i nuovi contratti sono calati del 9,5% punti a 263,6 punti mentre i rifinanziamenti sono aumentati del 14,8% a 2.430,8 punti. Nella prima settimana di maggio l'indice che misura le richieste di mutui casa è salito del 3,9% a 578,1 punti. Così l'indice di rifinanziamento, con un +14,8%, mentre l'indice di acquisto ha registrato -9,5%.
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