Gli acquisti di abitazioni con mutuo ipotecario nel corso del 2011 sono tornate a calare. Dopo la buona ripresa del 2010 (+9,4%), nel 2011 si è registrato un calo del -4,5%. A riportare i dati peggiori sono le regioni del Sud, con un calo del -7,6%, che nelle isole raggiunge il -8,2%. Questo è quanto si rileva dai dati raccolti nel Rapporto immobiliare 2012 pubblicato dall'Agenzia delle entrate in collaborazione con l'Abi.
Il rapporto mette in luce una forte differenza tra Nord e Sud del Paese. I mutui sottoscritti nelle regioni settentrionali rappresentano il 50% delle compravendite effettuate con mutuo ipotecario, mentre quelli sottoscritti al Sud sono soli il 35%. La maggior richiesta di mutui ipotecari si è registrata nel Nord Ovest, con un volume complessivo che costituisce il 36% del totale.
Prendendo in considerazione le classi dei Comuni, si evidenzia che la maggior incidenza di acquisti con mutuo ipotecario rispetto alle compravendite di abitazioni da parte di persone fisiche è più elevata nelle grandi città (49%), mentre è molto bassa nei piccoli Comuni (36%). Il maggior numero di mutui ipotecari, invece, si concentra nei comuni di piccola o media dimensione (con numero di abitanti tra 5.000 e 25.000). Rispetto al capitale erogato, coerentemente con la diminuzione delle richieste, è calato anche il capitale complessivo erogato per la tipologia dei mutui ipotecari (34,3 miliardi di euro, -4,9% rispetto al 2010 ).
Anche la media del capitale unitario erogato si è abbassata lievemente nel 2011, attestandosi a circa 136 mila euro circa e differenziandosi a seconda delle aree geografiche. Nelle regioni del Centro si rileva il capitale massimo erogato per unità abitativa, pari a circa 154 mila euro, nei capoluoghi, invece, supera i superando i 170 mila euro. Nei Comuni non capoluogo delle Isole il capitale unitario medio erogato assume il valore minimo pari a circa 111 mila euro.