Continua a scendere la richiesta di mutui. Le rigide condizioni imposte dalle banche per la concessione di un finanziamento e i tassi ancora troppo esosi rispetto alla capacità di spesa delle famiglie italiane non aiutano di certo la ripresa del settore mutui, né del mercato immobiliare. Come fare, dunque, a garantirsi un alloggio? Le soluzioni sono principalmente due: ricorrere all'affitto o condividere il proprio appartamento, due fenomeni che la crisi in atto ha riportato in auge.
I dati relativi alle agenzie di affitti segnalano, infatti, raccolte record, in termini di fatturato, utenza e visite e ciò nonostante la nuova tassazione sugli immobili, l'Imu, abbia colpito pesantemente i proprietari di più appartamenti. Particolarmente diffuso è anche il cosiddetto cohousing, ovvero l'abitudine di condividere con altri inquilini un appartamento di più vani. Un fenomeno generalmente diffuso tra gli studenti, ma che ora la difficile situazione economica ha esteso anche ai lavoratori, soprattutto nelle grandi città, dove anche l'affitto di un immobile è diventato un privilegio per pochi.
Affittare un monolocale costa in media 600-700 euro e considerando che lo stipendio medio di un lavoratore supera di poco il migliaio di euro, è chiaro che non è possibile permettersi di affittare un intero appartamento, che assorbirebbe in pratica l'intero stipendio. Proprio per questo ricorrere al cohousing diventa una scelta obbligata per cercare di risparmiare o comunque di mantenersi a spese proprie.