L'Agenzia del Territorio ha pubblicato, in collaborazione con Abi, il Rapporto Immobiliare 2012. La relazione contiene uno studio su base regionale che svela il grado di sofferenza economica delle famiglie nel sostenere il proprio mutuo casa.
Nel 2011 le famiglie più in difficoltà, nonostante redditi in linea con la media nazionale, sono state quelle liguri (oltre il 70% in più che nel resto d'Italia), a causa dell'elevato costo al metro quadro degli immobili della regione, condizionato da un mercato delle case vacanza molto ampio. Seguono i nuclei familiari campani, laziali e toscani.
Paradossalmente, nelle regioni italiane con redditi inferiori alle medie nazionali - tra cui Molise, Basilicata e Calabria - la sostenibilità è maggiore. Il dato è calcolato considerando diverse variabili, tra cui il prezzo di acquisto della casa, il reddito familiare, il loan-to-value (ovvero il rapporto tra il valore dell'immobile e l'importo richiesto in un mutuo), la durata del finanziamento, il tasso e l'importo delle rate relativo a un mutuo medio.
Nonostante la crisi ancora in corso, dai dati risulta che l'acquisto di un immobile medio è ancora sostenibile da parte delle famiglie italiane. L'indice di sostenibilità è al 5,3%, leggermente in flessione rispetto al 2010, ma superiore dell'1,5% rispetto al 2008, anno di inizio della congiuntura economica sfavorevole.