Mutuo casa e assicurazione vita vanno spesso di pari passo, soprattutto se il mutuatario ha dei familiari conviventi a carico. Come dimostrano i recenti dati dell’Abi (che registrano un aumento del 50% della richiesta di prestiti nell’ultimo trimestre) le famiglie italiane hanno ripreso ad investire nell’immobile e a informarsi su Mutuo Arancio e sui suoi prodotti per trovare l’offerta migliore prima di accendere un mutuo.
Sempre di più i clienti, dopo aver utilizzato strumenti di confronto dei mutui online per trovare le migliori offerte, preferiscono sottoscrivere anche una polizza sulla vita collegata al mutuo. Visto che l’improvvisa perdita di un reddito potrebbe rendere impossibile il rimborso del mutuo, il consumatore preferisce tutelare sé stesso (in caso di improvvisa invalidità) ed i familiari ma spesso i vincoli contrattuali risultano oscuri o spiegati in malo modo all’interno di clausole illeggibili.
Da oggi la Corte di Giustizia europea fa chiarezza con una sentenza che tutela i consumatori e obbliga le banche e le agenzie assicuratrici a scrivere contratti chiari e comprensibili. La decisione è stata presa sulla base di un caso di un uomo francese che nel 1988 aveva acceso due mutui ai quali era collegata una unica polizza assicurativa sulla vita che prevedeva, in caso di inabilità totale al lavoro, il pagamento del 75% delle rate. A seguito di un incidente, l’uomo diventa disabile con una invalidità pari al 72% e la compagnia assicurativa rifiuta il rimborso del mutuo. Nonostante il ricorso alle vie legali, l’agenzia assicurativa rifiuta il pagamento in quanto, carte alla mano, il cliente aveva firmato il contratto.
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La legge
La Corte europea di Giustizia ha ribaltato la sentenza francese e ha dato ragione al mutuatario dimostrando che, all’atto della firma del contratto, non fosse in grado di comprendere a pieno i rischi della firma della polizza perché era scritta in modo poco chiaro e si rifa alla direttiva europea 93/13/Cee che prevede che ogni contratto deve essere scritto in modo chiaro, compressibile dal cliente in ogni sua parte. In questo caso, nel contratto vi era l’indicazione relativa ad una “ripresa di una qualunque attività retribuita o meno” e quindi, secondo la Corte, il mutuatario non era in grado di comprendere la clausola relativa alla disabilità totale al lavoro e, per questo, demanda al tribunale nazionale la decisione sulla piena comprensibilità. Secondo la direttiva, una clausola non chiara, scritta in modo sgrammaticato o incomprensibile nella forma, non è vincolante e risulta “abusiva”.
Cosa tenere a mente prima di accendere un mutuo con polizza vita
La sentenza europea dà ragione al cliente e lo tutela ma è bene che anche il consumatore faccia alcune valutazioni prima di accendere un mutuo, specie se collega ad esso una polizza sulla vita.
- Spesso risulta necessario sottoscrivere una polizza vita, in quanto favorisce la concessione del mutuo e riduce il rischio che il finanziamento non venga regolarmente rimborsato. In questo caso però è bene tenere in mente che la banca è obbligata per legge ad offrire il preventivo di almeno due agenzie assicurative differenti. Inoltre, grazie al provvedimento del 6 dicembre 2011 (che modifica l’art. 48 del Regolamento IVASS), nessuna banca può ricoprire sia il ruolo di venditore della polizza che quello di beneficiario ed il cliente ha il diritto di decidere liberamente il beneficiario.
- È bene che il mutuatario assicuri la propria vita almeno per la frazione di mutuo proporzionale alla sua partecipazione al reddito familiare.
- Esistono oggi alcuni contratti assicurativi che permettono adeguare l’importo da assicurare al debito residuo, le polizze “a capitale regressivo”.
- È bene tenere in conto che il costo della polizza vita dipende dalla propria età, dalla propria condizione familiare, dalla durata del vincolo contrattuale e, anche, dal lavoro e dallo stile di vita dell’assicurato (e dai fattori di rischio che essi comportano).
- In alcuni casi è possibile che le banche propongano una polizza vita insieme al mutuo che garantisca l’estinzione del debito residuo nel momento in cui si verifichi l’evento assicurato ma spesso la banca chiede il pagamento anticipato durante tutto il periodo di mutuo, del premio assicurativo. Bisogna fare attenzione però: spesso ha un valore talmente alto che l’istituto bancario si offre di aggiungere un ulteriore prestito al mutuo, correlato, ovviamente, di interessi.
Ancor prima di tutte queste indicazioni, il consumatore non dovrebbe esimersi dall’affidarsi al buonsenso, leggere il contratto in ogni minima parte e, prima di firmare, confrontare diversi pareri chiedendo anche spiegazioni e consigli agli esperti.