Con l'introduzione del Decreto Bersani del 2007 (decreto n. 7/2007, convertito nella legge n. 40/2007), chiunque volesse richiedere l'estinzione del mutuo prima del termine previsto può farlo senza pagare alcuna penale alla banca. Un'ottima soluzione, dunque, per ridurre gli interessi sul finanziamento (in caso di rimborso parziale), liberarsi definitivamente delle rate mensili (in caso di rimborso totale), oppure accedere ad un finanziamento più vantaggioso (mutuo di sostituzione). Basta avanzare la richiesta al proprio istituto di credito e versare il capitale residuo.
Ciò ovviamente è valido solo per i mutui sottoscritti dopo il 2 febbraio 2007, per quelli precedenti permane l'obbligo di pagare le penali di estinzione previste dal contratto. Il Decreto Bersani ha, però, ridotto l'entità di queste penali, fissandone un limite massimo. Si tratta di un valore percentuale che va calcolato sul capitale ancora da restituire e varia in base al tipo di mutuo (tasso fisso, variabile o misto), alla data in cui è stato stipulato e alla scadenza del contratto.
Ad esempio nel caso di mutui a tasso variabile oppure a tasso fisso, ma stipulati prima del 2001, la banca non potrà richiedere al mutuatario alcuna penale se alla scadenza del contratto mancano due anni o meno. Sarà, invece, pari allo 0,2% nel terzultimo anno di ammortamento e allo 0,5% in tutti gli altri casi.