Nello scorso mese di aprile il Governo ha varato un decreto che, tra i vari provvedimenti, prevedeva anche la riattivazione del Fondo di solidarietà per i mutui sulla prima casa, mediante un finanziamento pari a 20 milioni di euro.
A partire dal 29 aprile, dunque, i mutuatari hanno riacquisito la possibilità di richiedere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo sulla prima casa, fino a un periodo massimo di 18 mesi. Il Fondo, tuttavia, rimarrà operativo fino all'esaurimento della somma stanziata. E', dunque, consigliabile presentare la domanda prima possibile dato che, in questa tornata, si prevedono oltre 16 mila domande.
Potranno, dunque, usufruire del beneficio i titolari di un mutuo, per l'acquisto dell'abitazione principale, di importo massimo pari a 250 mila euro, senza dover sostenere spese di istruttoria o commissioni aggiuntive. Ne hanno diritto anche coloro i quali hanno usufruito di altre forme di sospensione, purché il periodo di sospensione non superi i 18 mesi complessivi.
Non ne avranno diritto, invece, coloro i quali risultano in ritardo con i pagamenti da oltre 3 mesi, oppure gli immobili gravati da procedure esecutive, quelli che godono di agevolazioni pubbliche e quelli che hanno un'assicurazione che copre almeno gli importi delle rate oggetto della sospensione.
Per presentare una domanda occorrerà compilare un'autocertificazione e allegare il reddito ISEE del titolare del mutuo, che dovrà essere inferiore ai 30 mila euro all'anno. Inoltre, la richiesta di sospensione dovrà essere subordinata alla perdita del lavoro (non per propria volontà), a un decesso o al riconoscimento di un handicap grave o di un'invalidità non inferiore all'80%; tali eventi dovranno essersi verificati dopo aver richiesto il mutuo e entro i tre anni precedenti la domanda. Di tali condizioni occorrerà fornire prova e allegarla alla domanda.
La riforma Fornero ha, inoltre, modificato sensibilmente i criteri di accesso al finanziamento, semplificando le procedure per farne richiesta.