Anche in un momento di difficoltà economica come quello attuale sono molti i consumatori che non rinunciano ad acquistare casa, cercando di capire quali sono i mutui online più vantaggiosi per affrontare questa spesa.
Scegliere il mutuo casa più economico, infatti, richiede molta attenzione: bisognerà confrontare le offerte delle varie banche sulla base delle proprie esigenze, facendo attenzione a valutare in particolare la percentuale del TAEG, che indica il costo effettivo del mutuo.
Nonostante la cura dedicata alla scelta del mutuo, tuttavia, può capitare che dopo qualche anno non si riescano a pagare le rate dell'ammortamento, magari a causa di un'improvvisa malattia o per la perdita del posto di lavoro. In questi casi si può richiedere la sospensione del mutuo, che consente di non pagare le rate per un periodo fino a 18 mesi.
Secondo l'Abi, Associazione bancaria italiana, sono quasi 10mila le famiglie che, dal 2009 a marzo 2013, in Toscana hanno richiesto la sospensione delle rate del mutuo. In totale, in Italia i mutui sospesi, nel periodo tra gennaio 2009 e marzo 2013, sono stati 98.781, per un totale di 690 milioni di euro.
Il ricorso alla moratoria ha significato "una liquidità in più per le famiglie colpite dalla crisi pari a 76,6 milioni di euro, circa il 10,3% dell'ammontare complessivo sospeso", come si legge nel rapporto dell'Abi.
L'elevato numero di richieste di sospensione del mutuo testimonia l'efficacia del Fondo di solidarietà per l'acquisto delle prima casa, una misura pubblica che l'Abi ha concordato con le associazioni dei consumatori per venire incontro alle famiglie in difficoltà.
La moratoria del mutuo ha riguardato anche le imprese: grazie alle ""Nuove misure per il credito alle Pmi" partite a febbraio 2012, in Toscana sono stati sospesi quasi 9mila finanziamenti, per un totale di 498,5 milioni di euro.
L'accordo per il credito 2013, invece, ha permesso di accettare 515 domande di sospensione, per un totale di 23.5 milioni di euro.
A livello nazionale, si legge nel rapporto dell'Abi, le banche hanno attualmente interrotto il piano di ammortamento di "114.000 finanziamenti (che si aggiungono ai 260.000 dell'Avviso comune scaduto il 31 luglio 2011), pari a 34,9 miliardi di debito residuo (in aggiunta ai 70 miliardi dell'Avviso comune) con una liquidità liberata di 5,4 miliardi. Oltre ai 15 miliardi di euro con l'Avviso comune".