Sono sempre meno numerose le famiglie italiane che decidono di recarsi in banca per accendere un mutuo, i costi dei mutui sono infatti sempre più elevati e le famiglie oggi sanno che non riuscirebbero a sostenere queste spese a cuor leggero. Per non parlare poi del fatto che le banche richiedono delle garanzie per l'accensione del mutuo che le famiglie italiane non possiedono. Secondo i dati resi pubblici dal Barometro Crif le richieste di mutui sarebbero diminuite addirittura del 42% nel 2013 rispetto al 2012.
Secondo gli analisti la situazione dei mutui in Italia è destinata a peggiorare ulteriormente. Sembra infatti che l'Eurirs arriverà ad aumentare nel giro di pochi mesi in modo davvero intenso, valore che, lo ricordiamo, ha già subito un grande aumento nel mese di aprile, un aumento pari infatti a circa lo 0,5%. L'aumento del tasso d'interesse fisso di sicuro renderà le famiglie italiane ancora più restie a richiedere un mutuo alla banca.
Che cosa possono fare le banche per fare in modo che i loro prodotti di finanziamento possano diventare appetibili? L'unica strada che le banche potrebbero percorrere sarebbe quella di ridurre lo spread, ossia il loro guadagno sulla vendita dei prodotti finanziari. Le banche però vivono una situazione talmente tanto critica che difficilmente prenderanno una decisione di questa tipologia che porterebbe nelle loro casse ancora meno soldi.
Si tratta di una situazione senza via di uscita e dobbiamo quindi arrenderci all'evidenza, i tassi di interesse fissi continueranno a salire e le famiglie italiane continueranno allora a non richiedere mutui alle banche consapevoli infatti che non riuscirebbero a ripagare il debito contratto. C'è da dire che anche se le famiglie richiedessero i mutui difficilmente vedrebbero accettate le loro domande, come ben sappiamo infatti le banche italiane sono ultimamente davvero molto restie a concedere i finanziamenti ai loro clienti.